A Bergamo primo fine settimana di saldi in linea con il 2016

A Bergamo primo fine settimana di saldi in linea con il 2016

Lo scontrino medio è stato di circa 200 euro e la preferenza è andata a capi di abbigliamento importanti e calzature. Malvestiti: "data la forte concorrenza del commercio online possiamo dirci soddisfatti".

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9 gennaio 2017

Il primo fine settimana di saldi a Bergamo si chiude in linea con il primo week end del gennaio 2016. Da venerdì a domenica i negozi del centro e dei centri commerciali hanno suscitato un certo interesse complice il freddo, che ha invogliato a fare acquisti di capi invernali, e le giornate soleggiate, che hanno portato gente nei centri urbani. "Un fine settimana all'insegna di un certo ottimismo. I saldi 2017 – afferma Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo - sono in linea con lo scorso anno e data la forte concorrenza del commercio online possiamo dirci soddisfatti. Ora vedremo come proseguiranno. I  negozi, del resto, sono ancora ben forniti, dopo due mesi di vendite deludenti. I commercianti vogliono svuotare i magazzini per lasciare spazio ai capi primaverili, oltre che  fare "cassetto", dato che dicembre è stato un mese pesante dal punto di fiscale con tasse, tredicesime, anticipo Iva. I saldi restano  per molti un'ancora di salvezza". Già in questi primi giorni la merce è stata scontata del 40-50%. "Negli anni scorsi l'aumento della percentuale di sconto è sempre stata graduale, si partiva da un 20-30% per arrivare, dopo alcune settimane, al 50%, ora invece si parte subito con sconti alti", spiega Malvestiti. Nel lungo fine settimana lo scontrino medio è stato di circa 200 euro e la preferenza è andata a capi di abbigliamento importanti e a calzature. "Per le nostre imprese sarebbe comunque meglio posticipare i saldi a fine gennaio-inizio febbraio, limitandone la durata ad un solo mese", afferma il presidente di Ascom Confcommercio Bergamo, per il quale "solo così dicembre potrebbe tornate ad essere un mese in cui la gente fa acquisti. Mentre ora ogni acquisto è rimandata di soli pochi giorni dopo il Natale". Ma c'è un altro elemento che penalizza il commercio: "per noi la concorrenza maggiore, in questo momento, è quelle delle vendite online. I nostri negozi - spiega Malvestiti - sono diventati una vetrina espositiva, dove il cliente vede il prodotto, lo prova, sceglie i colori, ma lo compra online. Nel fare acquisti c'è un cambio di mentalità nel consumatore a cui noi dobbiamo adeguarci, considerando i nuovi orientamenti e accostando le vendite online a quelle dirette. Sarà questo un tema che affronteremo nei prossimi mesi come Associazione, proponendo corsi e iniziative per aiutare i nostri imprenditori ad ampliare le soluzioni di vendita".

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