A Chieti la serrata fa il pieno di adesioni

A Chieti la serrata fa il pieno di adesioni

Negozi chiusi e città spenta per protestare contro l'apertura di quattro nuovi supermercati. Tiberio: "la categoria è stanca, in futuro altre forme di protesta".

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1 marzo 2016

Un'adesione massiccia dei negozianti che ha toccato il 90% delle attività commerciali presenti nel cuore urbano del centro storico e dello Scalo. La serrata promossa il 29 febbraio scorso da Confcommercio Chieti in collaborazione con il Wwf per protestare contro l'imminente arrivo in città di quattro nuove medie distribuzioni, per lo più supermercati, è stata archiviata con un successo roboante. "Ciò malgrado siamo stati lasciati soli dalle altre associazioni di categoria che hanno snobbato, neanche troppo velatamente, la nostra iniziativa dimostrativa che, però, è stata al contrario molto apprezzata - afferma Marisa Tiberio, presidente di Confcommercio Chieti- da una categoria esasperata. Non a caso sono state superate divisioni dettate da individualismi e siamo riusciti a fare fronte comune come è capitato raramente di vedere nell'ultimo decennio. Tutti insieme siamo una forza politica ed economica con cui tutti dovranno fare i conti". Un messaggio forte e chiaro recapitato, in particolare, al Comune, invitato a voltare pagina per quanto concerne le politiche di pianificazione commerciale in una città satura dal punto di vista dei supermercati dal momento che si contano già 45 strutture di questo tipo sul perimetro urbano. "Sappiamo che con le liberalizzazioni si può costruire ovunque ma con un Piano urbanistico commerciale adeguato si potrebbero impedire speculazioni e investimenti doppione - aggiunge Tiberio- che stritolano i piccoli negozi di vicinato". Attività commerciali che sono, invece, il fulcro di ogni città. "Il nostro slogan è stato senza commercio non c'è città e lunedì sera si è capito che senza negozi la Chieti del futuro si presenterebbe ancor più spenta e quasi spettrale, priva anche dei servizi basilari come, ad esempio, sono le farmacie. E' stato questo il vero obiettivo - dice ancora Tiberio- della serrata organizzata da Confcommercio che è di nuovo scesa in campo al fianco della categoria mettendo da parte battaglie di concetto infruttuose e stucchevoli nei confronti di una categoria spazientita ed arrabbiata". Per il futuro non si abbasserà il livello di attenzione: "vigileremo sugli iter dei tre nuovi supermercati pronti a sorgere tra il Colle e lo Scalo e daremo vita ad altre iniziative concertate con i commercianti teatini che hanno chiesto proteste addirittura più forti della serrata di un'ora andata in scena ieri sera. E' arrivato il momento di elaborare un nuovo modello di città, dove cittadini e imprese partecipano alle res-pubblica attraverso una compartecipazione urbana già adottata con successo da molte città italiane", conclude la presidente. 

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