A giugno pagati 26 miliardi di debiti P.A., pronti altri 30

A giugno pagati 26 miliardi di debiti P.A., pronti altri 30

Il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, ha fatto il punto davanti alla bicamerale che vigila sull'Anagrafe Tributaria. Con la fattura elettronica 6,5 miliardi di risparmi.

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17 luglio 2014

Salgono a 26 miliardi i debiti che la pubblica amministrazione ha pagato ai fornitori a giugno 2014. E ne sono pronti altri 30, che potrebbero essere liquidati entro l'anno, anche grazie all'accelerazione delle ultime settimane. A fare il punto sui debiti scaduti della P.A. e sulle misure messe in campo per chiudere al più presto la partita è stato il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, che davanti alla bicamerale che vigila sull'Anagrafe Tributaria ha ricordato come "tutti i decreti per smobilizzare le risorse o sono stati fatti o sono vicinissimi alla conclusione". E un ruolo centrale, soprattutto per evitare che si formi un nuovo stock di non pagato, ce l'avrà anche la fatturazione elettronica, diventata obbligatoria dal 6 giugno per le imprese che hanno rapporti con le amministrazioni centrali. Un sistema, ha ricordato Franco citando le stime dell'Agenzia digitale, che porterà a regime 1,6 miliardi di risparmi che potrebbero arrivare a 6,5 miliardi qualora si arrivasse all'integrazione con sistemi di incasso e pagamento elettronici. La "vera sfida" su questo fronte intanto "sarà a marzo" quando l'obbligo sarà esteso a tutte le amministrazioni. Gli altri strumenti messi a punto per accelerare i pagamenti, ha ricordato Franco, sono la piattaforma per la certificazione dei crediti e la possibilità di scontarli presso le banche con la garanzia dello Stato. Franco ha comunque precisato che nello stime sui debiti della P.A. (l'ultima di Bankitalia li fissava a 75 miliardi) sono conteggiati tutti i debiti, compresi "quelli del giorno prima, che sono quindi fisiologici e quelli oggetto di contenzioso" che ammonterebbero a circa "30-40 miliardi". Quindi con i 26 miliardi già pagati e "gli altri 30 che possono essere pagati quest'anno il grosso dell'anomalia (cioé i debiti scaduti, ndr) dovrebbe essere risolta". Peraltro i pagamenti vanno "in base alle richieste degli enti che spesso sono state inferiori all'ammontare messo loro a disposizione". C'è poi il nodo dei debiti in conto capitale, "perché ogni euro rimborsato in conto capitale è un euro di indebitamento netto in più". Per quelli si tratta, "di trovare margine nel bilancio pubblico".

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