A giugno pagati 26 miliardi di debiti P.A., pronti altri 30
A giugno pagati 26 miliardi di debiti P.A., pronti altri 30
Salgono a 26 miliardi i debiti che la pubblica amministrazione ha pagato ai fornitori a giugno 2014. E ne sono pronti altri 30, che potrebbero essere liquidati entro l'anno, anche grazie all'accelerazione delle ultime settimane. A fare il punto sui debiti scaduti della P.A. e sulle misure messe in campo per chiudere al più presto la partita è stato il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, che davanti alla bicamerale che vigila sull'Anagrafe Tributaria ha ricordato come "tutti i decreti per smobilizzare le risorse o sono stati fatti o sono vicinissimi alla conclusione". E un ruolo centrale, soprattutto per evitare che si formi un nuovo stock di non pagato, ce l'avrà anche la fatturazione elettronica, diventata obbligatoria dal 6 giugno per le imprese che hanno rapporti con le amministrazioni centrali. Un sistema, ha ricordato Franco citando le stime dell'Agenzia digitale, che porterà a regime 1,6 miliardi di risparmi che potrebbero arrivare a 6,5 miliardi qualora si arrivasse all'integrazione con sistemi di incasso e pagamento elettronici. La "vera sfida" su questo fronte intanto "sarà a marzo" quando l'obbligo sarà esteso a tutte le amministrazioni. Gli altri strumenti messi a punto per accelerare i pagamenti, ha ricordato Franco, sono la piattaforma per la certificazione dei crediti e la possibilità di scontarli presso le banche con la garanzia dello Stato. Franco ha comunque precisato che nello stime sui debiti della P.A. (l'ultima di Bankitalia li fissava a 75 miliardi) sono conteggiati tutti i debiti, compresi "quelli del giorno prima, che sono quindi fisiologici e quelli oggetto di contenzioso" che ammonterebbero a circa "30-40 miliardi". Quindi con i 26 miliardi già pagati e "gli altri 30 che possono essere pagati quest'anno il grosso dell'anomalia (cioé i debiti scaduti, ndr) dovrebbe essere risolta". Peraltro i pagamenti vanno "in base alle richieste degli enti che spesso sono state inferiori all'ammontare messo loro a disposizione". C'è poi il nodo dei debiti in conto capitale, "perché ogni euro rimborsato in conto capitale è un euro di indebitamento netto in più". Per quelli si tratta, "di trovare margine nel bilancio pubblico".