A marzo crollano le vendite al dettaglio

A marzo crollano le vendite al dettaglio

Rispetto a febbraio calo del 20,5% in valore e del 21,3% in volume. Su base annua -18,4% in valore e -19,5% in volume.

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7 maggio 2020

Crollano le vendite al dettaglio. A marzo 2020 l’Istat stima infatti flessioni rispetto a febbraio pari al 20,5% in valore ed al 21,3% in volume. A determinare l'eccezionale calo sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del 36% in valore e del 36,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e in lieve diminuzione in volume (-0,4%). Su base tendenziale, si registra un calo del 18,4% in valore e del 19,5% in volume. Anche in questo caso sono le vendite dei beni non alimentari a registrare un calo (-36% in valore e in volume), mentre risultano in crescita quelle dei beni alimentari (+3,5% in valore e +2,1% in volume).

Nel primo trimestre del 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del 5,8% in valore e del 5,9% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -11,5% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari registrano variazioni positive (rispettivamente, +2,0% in valore e +1,9% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni maggiori riguardano Abbigliamento e pellicceria (-57,1%), Giochi, giocattoli, sport e campeggio (-54,2%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-54,1%), mentre il calo minore si registra per i prodotti farmaceutici (-6,3%).

Rispetto a marzo 2019, il valore delle vendite diminuisce del 9,3% per la grande distribuzione e del 28,2% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 37,9% mentre è in crescita sostenuta il commercio elettronico (+20,7%).

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