A Norcia "rivive" il primo albergo del centro dopo il sisma di ottobre

A Norcia "rivive" il primo albergo del centro dopo il sisma di ottobre

Il 29 aprile scorso ha riaperto lo storico hotel di Palazzo Seneca, il primo dopo il terremoto del 30 ottobre. Era presente il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Federalberghi Umbria: a marzo e aprile netto calo di arrivi e presenze.

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2 maggio 2017

Ha riaperto il 29 aprile scorso lo storico hotel di Palazzo Seneca di Norcia. Il primo e l'unico albergo tornato ad accogliere turisti dopo il terremoto del 30 ottobre. L'hotel era stato chiuso all'indomani del sisma per verifiche di staticità. Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e ill sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. "La prima riapertura di un albergo nel centro storico di Norcia dopo il terremoto è una tappa importante nel percorso di ricostruzione e di rilancio dell'economia locale". Cosi' il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in una lettera che ha fatto giungere alla famiglia Bianconi, proprietaria di Palazzo Seneca, sede del Relais et Chateaux all'interno del centro storico della città. "Rivolgo i miei auguri alla proprietà e ai lavoratori con la convinzione che questo momento di ripartenza potrà essere un segnale di speranza per tutta la comunità", continua Gentiloni, ricordando che durante la sua visita dello scorso febbraio espresse "ammirazione per il coraggio con il quale i cittadini di Norcia stanno reagendo alle ferite del terremoto". "La riapertura di Palazzo Seneca è un fatto importante e di grande valore simbolico che sta a testimoniare come a Norcia si possa tornare e si possa investire - ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando - Il sisma ha distrutto beni di valore architettonico e ha interrotto anche la vita di tante attività di carattere economico ma questa ripartenza ci dice che, a distanza di poco tempo dal sisma, questo territorio e la sua gente hanno avuto una eccezionale capacità di reazione, che deve essere sostenuta da tutto il Paese. I riflettori devono restare accesi su quello che è successo, ma occorre tenerli accesi anche su quello che oggi consente agli italiani e ai visitatori di tutto il mondo di tornare qui a Norcia". "La riapertura del relais et Chateaux ci dice che si può, che ci sono le condizioni per farcela e la cosa fondamentale della ricostruzione post sisma, oltre alle risorse e all'impianto generale, è la fiducia. Oggi da Norcia arriva proprio un messaggio di fiducia – ha detto il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, che  ha aggiunto - Norcia sta facendo un lavoro molto importante. Il lavoro congiunto e integrato del Comune e della Regione è la conferma che si possono fare cose significative". "Grazie a tutta la famiglia Bianconi. Sapevo, sin dalle prime scosse, che qui c'era un pilastro per ripartire in un settore che ha subito gravi danni, sia diretti che indiretti, come quello del turismo - ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini- Questa impresa rappresenta per tutta la comunità un punto di riferimento, innovazione e qualità nel settore ricettivo e della ristorazione. Ma questo gruppo, in questo tempo, ha soprattutto rappresentato la fiducia. Se questo gruppo avesse perso questa fiducia, sarebbe stata molto più difficile la ripresa. Quella di oggi dunque è una giornata importante non solo per il gruppo Bianconi ma anche per Norcia e per tutta l'Umbria".

 

Federalberghi Umbria: a marzo e aprile netto calo di arrivi e presenze

Piccoli segnali positivi per il turismo umbro, ma l'uscita dal tunnel in cui l'hanno confinato gli eventi sismici iniziati lo scorso 24 agosto, è ancora lontana.  Lo dimostrano i dati della rilevazione effettuata da Federalberghi Umbria Confcommercio su un campione di 50 strutture, rappresentativo dell'offerta ricettiva regionale, che fa luce sulla situazione del settore nei mesi di marzo e aprile, soprattutto nei periodi di Pasqua e dei ponti del 25 aprile e del primo maggio,  in attesa dei dati ufficiali. Questi ultimi, infatti, si fermano per ora ai mesi di gennaio e febbraio, e registrano un –26% degli arrivi e un –9% della presenze turistiche rispetto allo scorso anno, includendo peraltro anche l'accoglienza dei terremotati e di tutto il personale di servizio presente nella regione proprio a seguito del terremoto. I primi tre mesi dell'anno incidono comunque in modo marginale sull'andamento complessivo dell'Umbria turistica. Non si può dire lo stesso dei mesi successivi, invece molto significativi come avvio di stagione, sui quali si è concentrata l'attenzione di Federalberghi.  La rilevazione conferma una pesante criticità per il periodo pasquale, che ha fatto registrare un calo della presenza turistica in Umbria del 40 / 50%. Per i ponti la situazione è leggermente migliorata, anche se ancora molto preoccupante, visto che le imprese ricettive hanno registrato un calo del 30 / 35%. "Con questi numeri, una impresa non vive - commenta Giorgio Mencaroni, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio - soprattutto se si tiene conto del fatto che fuori del cratere le attività ricettive non possono al momento accedere ad alcuna misura di sostegno all'occupazione, che consenta di guardare al futuro salvaguardando i livelli occupazionali.  Bisogna lavorare, nel breve e medio periodo, sul turismo organizzato, sugli eventi e sulla comunicazione e dobbiamo migliorare la nostra offerta turistica. Federalberghi Umbria Confcommercio continuerà a fare con decisione la sua parte: tutto il sistema regionale turistico deve impegnarsi all'unisono per lasciarsi definitivamente alle spalle questo difficilissimo periodo".

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