A Parma saldi invernali in chiaroscuro

A Parma saldi invernali in chiaroscuro

Secondo un sondaggio dell'Ascom Confcommercio, per il 36,4 per cento dei commercianti i saldi si sono chiusi con un aumento delle vendite. Il 27,3 per cento ha invece registrato una diminuzione.

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12 marzo 2007

A Parma saldi invernali in chiaroscuro

 

Per il 36,4% dei commercianti parmigiani i saldi invernali si sono chiusi con un aumento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Identica percentuale per quanti non hanno notato alcuna differenza, mentre il 27,3% parla di una diminuzione. E' quanto emerge da un sondaggio curato dall'Ascom Confcommercio della città ducale.

In generale gli aumenti più significativi si sono registrati nelle vendite di prodotti di qualità, soprattutto abbigliamento giovane e di tendenza (jeans e scarpe sportive restano gli articoli più richiesti); pollice verso per l'abbigliamento classico e per guanti e piumini, complice un andamento stagionale tutt'altro che invernale.

Un dato che merita particolare attenzione è quello in materia di normativa saldi. Alla domanda "Secondo lei le date stabilite dalla normativa di riferimento per i saldi (dal 7 gennaio al 7 marzo ndr) sono idonee?", il 63,6% degli intervistati ha risposto negativamente, ritenendo necessario regolamentare maggiormente le vendite promozionali.

"Federmoda – ha specificato al riguardo Cristina Mazza, vicedirettore Ascom – si sta da tempo muovendo a livello regionale affinché la Regione ponga limiti alle vendite promozionali nei periodi immediatamente antecedenti i saldi".

 

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