A Ragusa il consiglio Direttivo Federpreziosi

A Ragusa il consiglio Direttivo Federpreziosi

Dopo Arezzo, Castellamare di Stabia, Bari, Bologna, Genova, Milano e Roma, quest'anno l'appuntamento si è tenuto nel capoluogo ibleo. Aquilino: "occorrono seri interventi strutturali per ridare slancio al comparto"

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15 novembre 2013

"La riunione a Ragusa del direttivo nazionale di Federpreziosi ha rappresentato, per il nostro territorio, una occasione di grande visibilità. Gli operatori che rappresentano tutte le regioni d'Italia hanno avuto modo di conoscere da vicino la nostra realtà, a cominciare dal presidente nazionale Pino Aquilino". Parola di Enzo Buscemi, presidente dell'associazione provinciale gioiellieri aderente a Confcommercio e consigliere nazionale, oltre che coordinatore delle commissioni consiliari della Federazione, dopo la giornata di lavoro svoltasi nel capoluogo ibleo. "Una giornata di lavoro molto proficua – afferma Buscemi – che ci ha visto impegnati per l'intero pomeriggio ad affrontare tutta una serie di questioni che, per quanti operano nel settore, sono di fondamentale importanza e, soprattutto, devono fornirci il la" in vista delle strategie operative future". A portare i saluti di Confcommercio provinciale Ragusa il presidente Sergio Magro, il quale ha voluto sottolineare la valenza di un incontro del genere grazie al quale "ancora una volta la nostra associazione di categoria riesce ad emergere con i propri quadri dirigenziali nel contesto nazionale. Per noi – ha aggiunto Magro – è motivo di estrema soddisfazione essere riusciti ad ospitare una riunione del direttivo nazionale di Federpreziosi. Significa che tutti guardano al nostro territorio con estremo interesse". Per il presidente nazionale di Federpreziosi, Pino Aquilino, "non si è trattato solo del momento ufficiale per la valutazione del lavoro fatto, la programmazione delle iniziative da intraprendere, l'analisi della situazione del mercato, ma anche per  un sano e aperto confronto di esperienze tra colleghi determinati a dare nuovo slancio al comparto che  - in un momento in cui le difficoltà, anche per quanto riguarda le vendite, si sono particolarmente acuite - deve avere come priorità seri interventi strutturali". Particolarmente attenta è stata l'analisi delle proposte legislative all'esame dei due rami del Parlamento e gli eventuali emendamenti tesi ad evitare ricadute negative sul comparto. La generale  convinzione che una maggiore trasparenza del mercato e del ruolo degli operatori sia una delle leve indispensabili per il rilancio si è confermata nell'assenso unanime alla proposta del presidente Aquilino di richiedere l'adesione all'UNI, dalla quale le organizzazioni potranno certamente trarre concreti benefici. Un'ulteriore riprova si è avuta nell'attenzione con cui il Direttivo si è soffermato sulla giornata organizzata per il giorno successivo dal sistema confederale sul tema della legalità e sulle proposte per contrastare abusivismo commerciale e contraffazione, che persistono a dispetto di ogni normativa. "Vere e proprie piaghe", ha ribadito il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli, "alle quali si aggiungono le attività illecite che si celano dietro l'insegna di attività di alcuni  compro oro: anche questo è un fenomeno che non accenna a diminuire, malgrado le azioni di contrasto delle Forze dell'Ordine e, in particolare, della Guardia di Finanza. Le conseguenze non solo incidono sul tessuto economico del nostro comparto – e di tutte le attività commerciali in generale - ma possono avere implicazioni negative e pericoli anche dal punto di vista della salute".

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