A Roma ricavi ridotti negli ultimi anni per cinema e teatri
A Roma ricavi ridotti negli ultimi anni per cinema e teatri
Il 54,1% delle imprese ha riscontrato una diminuzione dei ricavi nel triennio 2012-2014. Il dato è confermato sia presso i teatri (-33) sia presso i cinema (-32) e le imprese fino a 5 addetti (-58). Solo il 14,6% delle imprese "culturali" prevede un aumento dei ricavi per il 2015. Il dato è confermato in prevalenza presso i teatri (-4). Maggiore la fiducia presso i cinema (+5) e le imprese con sei addetti e oltre (+16). E' quanto emerge dalla ricerca 'Cultura e spettacolo a Roma: il grido d' allarme dell' intero settore', effettuata da Confcommercio Roma sull'andamento economico delle imprese della cultura e dello spettacolo. Sono la Tasi e la Tari sono le misure che impattano in maniera negativa sulla crescita delle imprese culturali. A dirlo sono in prevalenza per la Tasi i cinema 81,8% e per la Tari i teatri per l' 84,6%. Alta anche la percentuale dei teatri che sono stati colpiti dall'Imposta sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni 84,6%. Per classe dimensionale le imprese con meno di 5 addetti sono state maggiormente colpite dalla Tasi per il 78,2% e dalla Tari per il 77,3%. Per il presidente dell'Associazione, Rosario Cerra, occorre ripensare il sistema culturale romano nella sua complessità, favorendo un rapporto tra pubblico e privato che invece fino a oggi ha subito "distorsioni da parte delle amministrazioni che hanno frenato lo sviluppo delle imprese del settore culturale", primi tra tutti cinema e teatri. Per questo, "è necessario che Roma faccia un cambio di passo culturale, ripensando una piattaforma fondata su un nuovo rapporto tra pubblico e privato".