A Torino è tempo di 'antipasti piemontesi fuori orario'
A Torino è tempo di 'antipasti piemontesi fuori orario'
Un cappello da chef sullo sfondo di Torino. È l' immagine di '7 alle 7', iniziativa promossa da Ascom e Epat per il periodo della Sindone e dell'Expo, che coinvolge al momento 40 ristoranti che, dal primo maggio, proporranno 'antipasti piemontesi fuori orario'. Gli aderenti all'iniziativa, che dopo i primi 6 mesi di prova potrebbe diventare "una bella abitudine", apriranno infatti in anticipo le loro cucine per servire, dalle 19 alle 20, un menu composto da 7 antipasti della tradizione piemontese abbinati a un calice di vino del territorio. Tre le fasce di prezzo a seconda dei ristoranti, 15, 20 e 25 euro, per un totale di 40 mila piatti e 280 mila antipasti. L'apertura anticipataè stata pensata in particolare per quei turisti, ad esempio tedeschi o del nord Europa, abituati a cenare più presto. "Un nuova formula - sottolinea il direttore di Epat Torino, Claudio Ferraro - che dimostra che i ristoranti torinesi ci stanno davvero provando e stanno cambiando per incontrare le esigenze di tutti. Ci vogliamo rivolgere ai turisti, ma anche a tutti i torinesi che hanno voglia di riscoprire i piatti tipici della tradizione". Unico vincolo per i ristoranti, che potranno scegliere liberamente quali antipasti servire, è infatti che si tratti di antipasti piemontesi. "Salutiamo con molto favore la nuova proposta dei ristoratori torinesi – ha dichiarato Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia - e la loro grande disponibilità ad aprirsi a nuove formule in fasce orarie, finora poco conosciute dai torinesi ma ben note ai turisti che hanno la necessità di godere, in poco tempo, di tutte le bellezze che offre la nostra Città. Torino si appresta a vivere un periodo straordinario dal punto di vista turistico e culturale. Sono convinta, che anche questa iniziativa, possa contribuire a rendere la città sempre più" 'appetibile'".
