A Trieste un po' più di credito, ma la fiducia scarseggia

A Trieste un po' più di credito, ma la fiducia scarseggia

Dai dati dell'Osservatorio trimestrale congiunturale sull'andamento delle imprese del terziario emerge un quadro in chiaroscuro. Male l'occupazione, in leggera ripresa i ricavi.

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14 novembre 2012

Scarseggia la fiducia, con qualche miglioramento sul fronte del credito, nel settore del commercio
in provincia di Trieste nel terzo trimestre 2012. Aumentano, seppur di poco e non per tutti, i ricavi, e soffre in particolare il dettaglio, in particolare nelle micro-imprese. I dati emergono dall'Osservatorio Trimestrale Congiunturale sull'andamento delle imprese del Terziario in provincia di Trieste, realizzato dal Centro Studi di Confcommercio Area 3 tra il 26 settembre e il 10 ottobre su 384 aziende di piccola, media e grande dimensione, di commercio, turismo e dei servizi. Per quanto riguarda il clima di fiducia si registra un peggioramento del ''sentiment'', soprattutto da parte delle piccole imprese, sia circa l'andamento attuale dell'economia italiana (-58,2 a fronte del -50,3 del trimestre precedente), che per l'immediato futuro (-27,2 contro il -25,8). E' migliorata invece la percezione sul trend della propria azienda (-24,6 contro -34,7). Scenari migliori per i prossimi mesi, sono ipotizzati dagli imprenditori di aziende di grandi dimensioni. L'andamento congiunturale è in miglioramento per i ricavi (- 23,7 contro il -33,1 precedente), in particolare del comparto
turistico. Si sono acuite le criticità sull'occupazione (-9,5 contro il -3,6 di giugno), in modo particolare presso le medie e grandi imprese di turismo e servizi. Sostanziale stabilità sul versante dei ritardi nei pagamenti da parte dei clienti anche se preoccupa il trend dell'ultimo scorcio dell'anno. Positivo l'andamento del fabbisogno finanziario delle aziende. Il saldo congiunturale è pari a -24,1 contro il precedente -28,8. Maggiori difficoltà per le micro-imprese soprattutto del commercio al dettaglio. Per quanto riguarda il credito, si è evidenziato un aumento congiunturale (21,1% contro 20,1%) del numero delle imprese che si è rivolto alle banche per un fido, un finanziamento o il rinegoziamento di uno gia' in essere. Il 59,2% ha ottenuto risorse pari o superiori a quelle richieste, il 4,1% in misura inferiore a quanto preventivato; il 14,3% ha visto respinta la propria domanda. L'8,2% era in attesa di conoscere gli esiti della richiesta. Il 14,3% è intenzionato a rivolgersi alle banche nell'ultimo trimestre. Nel comparto ricettivo, a Trieste le valutazioni (55%) hanno riferito di presenze generalmente in linea con quelle dell'estate scorsa. Per i saldi estivi, infine, l'85% dei negozianti interpellati (363 aziende), ha evidenziato un andamento non diverso rispetto allo scorso anno, una tendenza che ha avuto conferme soprattutto (89%) nel capoluogo.

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