Abolizione voucher: a Grosseto uno sportello per le imprese

Abolizione voucher: a Grosseto uno sportello per le imprese

La Confcommercio provinciale, in collaborazione con la Fipe, ha fatto fa il punto il punto sulla questione insieme a esperti nazionali e Ispettorato del lavoro nel convegno lavoro nei pubblici esercizi tra regole e flessibilità. I nuovi orientamenti nell'era del dopo voucher".

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21 aprile 2017

Il decreto per l'abolizione dei voucher è ufficialmente legge: i "buoni lavoro" per aziende e famiglie non sono più in vendita. L'argomento è stato esaminato in un incontro che Confcommercio Grosseto ha organizzato all'Hotel Granduca, dal titolo "Il lavoro nei pubblici esercizi tra regole e flessibilità. I nuovi orientamenti nell'era del dopo voucher", di fronte ad una platea formata da imprenditori, ma anche consulenti del lavoro, commercialisti e rappresentanti dei sindacati dei lavoratori. Dopo i saluti del presidente dell'associazione, Carla Palmieri, e l'introduzione del direttore Gabriella Orlando, la parola è passata a Silvio Moretti, direttore Area Sindacale Previdenziale e Formazione Fipe Confcommercio, e ad Andrea Stoccoro,dell'Area Sindacale Previdenziale e Formazione Fipe. Ha chiuso l'incontro, Mariafrancesca Santoli, capo dell'Ispettorato Territoriale di Grosseto, a cui sono state rivolte numerose domande da parte dei partecipanti. "Siamo qui, come Confcommercio, ancora una volta, per rispondere ad un'urgenza. La scellerata cancellazione dei voucher ha assunto i tratti di un'emergenza, in quanto ha creato delle forti preoccupazioni negli imprenditori dei pubblici esercizi sul come riuscire ad affrontare la stagione estiva, in particolare nell'eventualità di dover gestire dei picchi di lavoro improvvisi. Tra burocrazia e pressione fiscale, non ci voleva questo ulteriore passo indietro a danno delle imprese e dei lavoratori. Ed oltretutto: una cosa sarebbe stata abolire i voucher a gennaio, ed un'altra è farlo alle porte della stagione. Al fine di aiutare le imprese, cogliamo l'occasione di annunciare l'apertura di un servizio di consulenza specifico presso la nostra sede, dove tutti i nostri associati si potranno rivolgere per una consulenza personalizzata". I voucher, secondo l'Associazione, erano ottimi strumenti sia per le imprese che per i lavoratori, in quanto legali, semplici, tracciabili, soggetti a copertura Inps e Inail, e dunque idonei a coprire prestazioni saltuarie e occasionali. "Questa decisione ha creato un vuoto normativo e le misure alternative non rispondono al meglio all'esigenza di soddisfare l'occasionalità della prestazione – ha spiegato Moretti - che caratterizza il lavoro nel nostro settore più di altri. La Fipe si è impegnata fortemente per trovare delle soluzioni ed ha già avuto un incontro con il presidente della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato Maurizio Sacconi che ci ha già anticipato l'intenzione di presentare un disegno di legge per colmare questo vuoto. Ma la maggiore preoccupazione riguarda i tempi". Fipe Confcommercio ha poi illustrato le attuali alternative per il lavoro flessibile, come ad esempio il lavoro a chiamata ed il lavoro extra, il contratto a termine, l'apprendistato in cicli stagionali, il lavoro part time e part time week end. Soluzioni ovviamente più molto complesse a livello burocratico, rispetto ai "vecchi" buoni lavoro, più costose, più vincolanti. "I voucher hanno aiutato l'emersione di fenomeni che c'erano, ovvero il lavoro completamente in nero, Di fatto – ha affermato da parte sua Mariafrancesca Santoli - costava meno un voucher di una sanzione dell'Ispettorato. In provincia di Grosseto non abbiamo riscontrato significativi abusi sui voucher, mentre abbiamo avuto dei problemi per l'errato utilizzo. Il presupposto era la prestazione diretta e, per tanto, ad esempio, non potevano essere usati in edilizia. Ci aspetta un periodo transitorio, in cui potrebbe verificarsi un aumento delle irregolarità".

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