Abusivismo commerciale: Confcommercio Chieti sempre in campo

Abusivismo commerciale: Confcommercio Chieti sempre in campo

L'Associazione propone l'utilizzo di multe educative per i consumatori che comprano merce contraffatta sul modello di quanto avviene a Milano Marittima. Tiberio: "un deterrente importante, è ora di finirla con le battaglie ideologiche".

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2 agosto 2017

Una "multa educativa" da 25 euro da elevare ai consumatori che acquistano merce contraffatta in spiaggia, esattamente come sta accadendo da alcune settimane a Milano Marittima, una delle mete turistiche balneari più gettonate della Penisola.  E' quanto propone Confcommercio Chieti, che il 3 agosto scorso, sul litorale di Torino di Sangro, ha spiegato la sua iniziativa finalizzata a debellare il fenomeno dell'abusivismo commerciale nella splendida località Le Morge. Il presidente provinciale, Marisa Tiberio, spalleggiata per l'occasione dal comandante interinale della compagnia dei Carabinieri, Giuseppe Labriola, dal comandante dell'Ufficio circondariale marittimo, Cosimo Rotolo, e dal sindaco di Torino di Sangro, Silvana Priori, ha ribadito come la lotta agli abusivi sulla spiaggia sia necessaria per tutelare i commercianti corretti che pagano le tasse, gli stessi clienti che acquistano merce di dubbia qualità e per il rispetto delle normative di legge vigenti. Infatti sia l'ordinanza della Capitaneria di Porto di Vasto, la numero 7 del 2017, che l'ordinanza balneare 2017 emanata dalla Regione, vietano l'esercizio commerciale, fisso o itinerante, sulla costa abruzzese imponendo, nel dettaglio, di lasciare libero il bagnoasciuga anche per motivi di sicurezza. L'esatto contrario di quanto accade puntualmente sulla spiaggia de Le Morge a Torino di Sangro, sempre più soffocata dagli abusivi. "Chiediamo alle forze dell'ordine di elevare una multa educativa da 25 euro ai consumatori scorretti che comprano in queste bancarelle che di regolare non hanno nulla. A Milano Marittima chi acquista dagli ambulanti abusivi si sta vedendo comminare multe-  afferma Tiberio - anche di 100 euro. Si tratta di un deterrente importante per gli utenti che si rivolgono alle bancarelle disseminate sulla spiaggia e per gli stessi abusivi che senza potenziali acquirenti lascerebbero in fretta la zona. E' ora di finirla con le battaglie ideologiche nei confronti di questi immigrati che stanno trasformando le nostre bellissime spiagge in centri commerciali abusivi". Confcommercio, in tal senso, è pronta a tappezzare la spiaggia Le Morge di Torino di Sangro anche con un vademecum composto da dieci punti che porta con sé uno slogan chiaro ed inequivocabile: "Non comprare in spiaggia dagli abusivi. La contraffazione è un furto per le imprese, un danno per lo Stato, un crimine per la società." Pienamente d'accordo il sindaco di Torino di Sangro, pronta a dare il massimo sostegno alle richieste di Confcommercio malgrado le esigue risorse a disposizione di un Comune che, nella bella stagione, raggiunge i 30mila abitanti a fronte dei poco più di 3mila residenti censiti. "Il lungomare Le Morge, meravigliosa spiaggia dorata, fiore all'occhiello della Costa dei Trabocchi, è letteralmente invasa dai commercianti abusivi che, in barba alla legge dello Stato, all'ordinanza balneare, ai regolamenti comunali ed all'ordinanza sindacale, che vieta anche ogni forma di commercio itinerante sulla costa, vendono prodotti di scarsa qualità - sottolinea Priori - potenzialmente dannosi per la salute del consumatore arrecando grave danno all'economia ed al fisco con gravissime ricadute sociali". Per questi motivi il Comune ha promosso diverse attività di controllo che hanno già dato i propri frutti. Basti pensare che lunedì 31 luglio undici carabinieri, anche in borghese, e due vigili urbani hanno effettuato controlli a tappeto facendo rispettare le ordinanze che vietano la vendita in spiaggia e sequestrando il materiale contraffatto in vendita nelle bancarelle. "Ringraziamo le forze dell'ordine e il sindaco Priori per la sensibilità dimostrata - riprende Tiberio- oltre che per la ferma volontà di sposare la nostra causa. Non ci feremeremo qui".

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