Gioco pubblico: “risolvere subito i problemi strutturali del settore”

Gioco pubblico: “risolvere subito i problemi strutturali del settore”

Acadi-Confcommercio ha partecipato all'ultima edizione di Enada Rimini, mostra degli apparecchi da intrattenimento e da gioco. 

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23 settembre 2021

Dal 21 al 23 settembre scorsi, dopo due anni di stop, si è tenuta la 33esima edizione di Enada Rimini, mostra internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco. La manifestazione è stata organizzata da Italian exhibition group e Sapar (Sezioni Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative, ndr) e ha coinvolto anche tutte le associazioni di categoria del settore.

Durante i lavori è stata presentata un’analisi sulle condizioni del comparto dopo il doppio lockdown e l’impatto delle nuove misure. Secondo i dati resi noti dall’Agenzia Dogane e Monopoli, ad oggi la spesa per il gioco legale è diminuita del 33,2% (circa 13 miliardi di euro) rispetto al 2019, causando di conseguenza un abbassamento anche delle entrati fiscali del 36,3%, poco più di 4 miliardi.

“Quella che stiamo attraversando - ha commentato il presidente di Acadi, l'Associazione dei concessionari di giochi pubblici, Geronimo Cardia -  è una fase cruciale, poiché dopo aver riaperto ci sono tutte le condizioni per non chiudere più. Il green pass, che è regolato a livello nazionale e non regionale, costituisce uno strumento necessario per il contrasto alla pandemia. Ora è giunto il momento di risolvere problemi strutturali. In questo senso il riordino è lo strumento per cancellare gli effetti espulsivi dei distanziometri regionali, che impediscono lo svolgimento delle gare”.

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