Contro la crisi la cultura prende la strada del digitale

Contro la crisi la cultura prende la strada del digitale

Agis e Facebook insieme per favorire la ripresa del comparto dello spettacolo, tra i più duramente colpiti dalle conseguenze della pandemia. Fontana: "segnale estremamente importante e innovativo”.

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26 marzo 2021

Un aiuto per realizzare eventi online su Facebook e ricavarne almeno una parte degli introiti venuti a mancare con la chiusura delle sale di spettacolo. È uno degli obiettivi dell’accordo concluso tra Agis-Confcommercio e l’azienda statunitense, che fa del digitale una “chiave” per dare ossigeno alle imprese dello spettacolo dal vivo. Le imprese potranno anche usufruire di una sezione dedicata alla cultura nell'hub online di formazione #piccolegrandimprese (con numerosi materiali formativi e video training on-demand), e di un ciclo di webinar gratuiti con live-chat con gli esperti, denominato "Facebook Culture Open Days", in collaborazione con la stessa Agis e con Cultura Italiae e PA Social. Gli operatori dello spettacolo interessati potranno iscriversi direttamente dal sito www.facebook.com/piccolegrandimprese.

Le imprese della cultura nel 2020 hanno registrato un calo degli incassi pari al 76,7%, con ingressi giù dell'80% (dai quasi 31 milioni di persone del 2019 a 6,2 milioini, principalmente spettacoli all'aperto nella stagione estiva). "Lo spettacolo dal vivo ha perso 583 milioni di euro nel 2020 a causa del Covid.  La pandemia ha avuto un effetto devastante", ha commentato con amarezza il presidente dell’Agis, Carlo Fontana.

“Ritengo questo un progetto dalle enormi potenzialità – ha poi detto commentando l’intesa con Facebook - che arriva in un momento estremamente difficile per il mondo dello spettacolo e che rappresenta, in attesa di un ritorno alla normalità, un’occasione unica a supporto di tutti nostri operatori. Sappiamo che lo streaming non potrà mai sostituire la magia di uno spettacolo dal vivo. Ma poter incrementare le competenze digitali dei nostri associati, promuovere i loro lavori su piattaforma e sostenerli concretamente attraverso un premio alle loro produzioni è indubbiamente, in questa fase, un segnale estremamente importante e innovativo”.

Il Country Director di Facebook Italia, Luca Colombo, ha spiegato il senso dell'accordo con Agis che nasce dalla consapevolezza "che il settore della cultura, fiore all’occhiello del nostro Paese, sta attraversando un momento particolarmente delicato che rischia di compromettere la sostenibilità di numerose istituzioni teatrali". "Quindi - ha detto Colombo - abbiamo deciso di sviluppare un progetto per aiutare piccole e grandi realtà a cogliere le opportunità offerte dal digitale. Facebook, insieme a un partner prestigioso come AGIS, si è quindi impegnata a supportare concretamente la trasformazione digitale delle imprese dello spettacolo, un settore che riunisce oltre 1.200 realtà in Italia, attraverso attività di formazione e consulenza e strumenti gratuiti per gestire eventi a pagamento online”.

Anche il presidente di Federvivo (la federazioni degli spettacoli dal vivo che fa parte di Agis N.d.R.) Filippo Fonsatti, ha voluto sottolineare l'importanza della collaborazione con Facebook. "E' fondamentale come anche grandi realtà del settore digitale siano interessate alllo sviluppo del settore dello spettacolo". "Soprattutto perchè - ha aggiunto Fonsatti - dopo questa pandemia il futuro dello spettacolo dal vivo sarà legato comunque ad una parte di offerta in digitale".  

La voce della politica: "Ampliare l'accesso alla cultura attraverso lo sviluppo del digitale"

All'incontro online per presentare il progetto hanno partecipato i parlamentari Valeria Fedeli, Gianluca Vacca e Mauro Rotelli. Per la Fedeli, "la cultura è uno di quei comparti produttivi che rappresentano un patrimonio economico del Paese". "Abbiamo bisogno - ha aggiunto - della digitalizzazione ed è giusto che il settore raccolga la sfida. Per fare questo però c'è bisogno anche di formare gli operatori dello spettacolo all'utilizzo del digitale". Vacca, ribadendo il pensiero della senatrice Fedeli sul ruolo cruciale della formazione, ha posto l'accento sull'importanza della sinergia tra pubblico e privato e tra piccoli e grandi player. "Ampliare l'accesso alla cultura attraverso gli strumenti digitali vuol dire aumentare anche il suo valore sociale rendendola più fruibile per un maggior numero di persone". Un altro aspetto che è emerso durante la sessione è stato quello della consapevolezza all'uso del digitale. E' stato Rotelli ha sottolineare che "bisogna saper fare un uso consapevole e strategico del digitale per evitare fallimenti come quello dell'App Immuni o produrre surrogati come la didattica a distanza". "I social - ha concluso Rotelli - hanno una nuova e affascinante sfida da affrontare: diventare strumenti di diffusione e inclusione sociale".  

 

Ugo Da Milano

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