Accordo Unioncamere-Assoconfidi contro il credit crunch

Accordo Unioncamere-Assoconfidi contro il credit crunch

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4 aprile 2012

Accordo tra Unioncamere e AssoConfidi contro il 'credit crunch' che minaccia le imprese italiane. Tre i punti dell'intesa, siglata dai presidenti di Unioncamere Ferruccio Dardanello e di AssoConfidi Francesco Bellotti: rafforzamento patrimoniale dei consorzi di garanzia, armonizzazione delle procedure di sostegno delle Camere di commercio, razionalizzazione del sistema della mutua garanzia. L'accordo mira a meglio qualificare l'azione condotta storicamente dal sistema camerale che, insieme alle Regioni, rappresenta uno dei principali sostenitori dei Confidi italiani. Non a caso, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa, nell'ultimo biennio per far fronte a una situazione di difficoltà nell'accesso al credito, che nei primi mesi del 2012 interessa il 46% delle Pmi manufatturiere che hanno richiesto finanziamenti, le Camere di commercio hanno ulteriormente rafforzato il proprio sostegno ai Confidi erogando tra il 2009 e il 2010 oltre 230 milioni di euro di risorse proprie quasi triplicando il contributo annuale rispetto al 2008, quando si era assestato a 43 milioni; a fine 2010 lo stock di finanziamenti garantiti in essere superava i 48,3 miliardi a favore di più di 1,2 milioni di imprese associate."La crisi che ancora attanaglia il paese e la legittima domanda di credito delle imprese - ha affermato il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello - hanno bisogno di risposte immediate. È indispensabile una visione che chiami in
causa un sistema integrato di garanzia dove operatori pubblici e privati lavorano in sinergia. In questo scenario, il perno del settore della garanzia e il fulcro su cui deve poggiare l'azione pubblica, non può che essere rappresentato dal sistema dei Confidi. Le Camere di Commercio, a loro fianco, sono pronte a fare la propria parte". Per il presidente di Assoconfidi, Francesco Bellotti, "i
principi ispiratori e le finalità strategiche prioritarie che dovranno orientare la definizione e l'azione camerale a sostegno del sistema dei confidi, riguardano da una parte l'esigenza di conseguire il rafforzamento patrimoniale dei confidi per contribuire ad assicurarne la sostenibilità economico-finanziaria; dall'altra parte - ha aggiunto - riguardano la necessità di armonizzare le forme di intervento anche attraverso la finalizzazione delle azioni, fondamentale per garantire un utilizzoefficiente e proficuo delle risorse del settore pubblico sempre più scarse. Si è dunque concordi - ha concluso - nell'affermare che la concertazione di tali obiettivi tra gli attori rappresenti i binari lungo i quali è possibile sostenere fattivamente le imprese nel trovare una via d'uscita dal tunnel della crisi".


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