Ad Arezzo si spera nella “ripresina” di Natale

Il clima disteso che caratterizza le festività natalizie dovrebbe allentare la cappa di sfiducia e il pessimismo che anche in provincia di Arezzo sta appannando la performance dei consumi negli ultimi mesi.  Lo sperano i commercianti aretini, che, sebbene non si aspettino alcun miracolo, contano almeno su una “ripresina” per contenere le perdite e chiudere il bilancio dell’anno in pari rispetto al 2007.

Di una ripresa decisa si parlerà senz’altro nel settore alimentare, spinto in alto dal grande ritorno delle famiglie aretine a cenoni e pranzi di Natale in famiglia. A salire di più saranno i prodotti alimentari tipici di qualità: pasta fresca, carne, salumi e formaggi, i dolci artigianali, vino e olio. Prodotti che saranno scelti anche per confezionare i regali più tradizionali.

Per il settore non alimentare, in particolare sofferenza nei primi trimestri del 2009 con una media complessiva del 4% di vendite in meno rispetto al 2007, si prevede un andamento differenziato a seconda dei comparti. Il periodo natalizio sarà positivo per i giocattoli, i regali preferiti dai più piccoli, per cui le famiglie tendono a non risparmiare. Bene anche per i libri e la profumeria, dove a far da padroni saranno i prodotti cosmetici destinati alle donne, le minitrousse da borsetta per le giovanissime, ma anche le creme di bellezza per gli uomini, sempre più narcisi e attenti alla cura della persona. Saliranno anche le vendite di prodotti di erboristeria: creme, tisane, saponi e incensi profumati .

Nel comparto dei prodotti per la casa ed elettrodomestici, si aspetta il rilancio dei piccoli elettrodomestici e dell’oggettistica per la casa, purché di design e con un buon rapporto qualità/prezzo. Sotto l’albero dei più giovani e dei più attenti alle innovazioni, ci sarà spazio per ogni tipo di gadget tecnologico, dall’I-Pod  agli ‘smart phone’ di ultima generazione.  

Il settore moda, dove la tendenza al risparmio degli aretini si è fatta sentire di più negli ultimi tempi (media del -7% nelle vendite della prima metà del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), ritroverà un po’ di verve per la richiesta di abiti eleganti e, soprattutto, di accessori. Guanti e sciarpe, cinture e portafogli saranno i protagonisti dei regali utili a prezzi contenuti, da destinare a parenti e amici. Per i familiari più stretti, gli aretini metteranno sotto l’albero anche maglioni, camicie e scarpe, sempre all’insegna dell’utilità.  Tuttavia, per i negozi di abbigliamento e calzature la vicinanza del Natale con la data di avvio dei saldi di fine stagione continua a profilarsi come negativa, inquinando le vendite e spingendo i consumatori a posticipare gli acquisti più importanti. Tanto che alcuni negozi, per vivacizzare un periodo notoriamente più calmo come la fine di novembre, stanno già spingendo l’acceleratore su sconti e promozioni, possibili per legge fino ai primi di dicembre.

“Il tessuto economico della provincia –dice il direttore della Confcommercio di Arezzo, Franco Marinoni – ha ancora tutti gli strumenti per reagire limitando gli effetti della congiuntura attuale. Ma è innegabile che il clima di sfiducia e di paura che si è creato porterà molte famiglie, anche quelle che realisticamente non hanno problemi economici, a risparmiare qualcosa in più rispetto al passato. Gli operatori aretini in questi giorni sono impegnati come tutti gli altri anni, anzi forse anche di più, ad abbellire negozi e vetrine per catturare l’attenzione della gente e, soprattutto, ad esporre prodotti di qualità per tutte le tasche. La crisi è un banco di prova per sperimentare nuove strategie commerciali e aguzzare l’ingegno”.