Affitto fibra ottica: "nessun onere finanziario per gli operatori"

Affitto fibra ottica: "nessun onere finanziario per gli operatori"

Assoprovider ribadisce il suo no ai presunti “oneri finanziari”, che potrebbero essere richiesti agli operatori per fruire delle infrastrutture pubbliche idonee alla posa di reti per la Banda Ultra Larga.

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22 ottobre 2019

Visto l’approssimarsi di importanti appuntamenti elettorali, in primis quello che porterà l’Umbria a ridisegnare lo scenario politico locale, Assoprovider intende chiarire il proprio punto di vista su una delle più controverse questioni legate alla diffusione dei servizi digitali. Lo fa con un appello pubblico rivolto a tutte le istituzioni locali nettamente contrario ai presunti “oneri finanziari”, che potrebbero essere richiesti agli operatori per fruire delle infrastrutture pubbliche idonee alla posa di reti per la Banda Ultra Larga (fibra ottica). L’appello, indirizzato a chiunque dovesse assumere la responsabilità dei governi regionali, è sintetizzato in questa dichiarazione: “non è concepibile che le pmi che operano nelle TLC, ovvero quei soggetti che investono anche in zone a fallimento di mercato con fondi propri, debbano sottostare a balzelli finanziari, togliendo a queste ingenti risorse al business o ritardandone l’operatività a causa dei ricorsi all’Autorità di Garanzia delle Telecomunicazioni per far valere i propri diritti”. Così il vicepresidente vicario Giovanbattista Frontera, che aggiunge: “un esempio a noi molto caro è quello relativo all’Umbria, regione nella quale, nella legislatura regionale scaduta nel 2015, collaborammo alla stesura della legge sulle TLC, ancor oggi molto avanzata, ma rimasta purtroppo poco applicata. Il riscontro è che, mentre per quella di proprietà diretta regionale (RUN, Regione Umbria Network con oltre 600 km di fibra posata e sostanzialmente ‘spenta’) non viene chiesta alcuna fideiussione, per quella posata da Open Fiber, società che opera con fondi pubblici, si! Il Codice delle Comunicazioni, in tal senso, è molto chiaro e vieta l’imposizione di oneri di garanzia su fibra ottica posata con fondi pubblici”. È dunque ben evidente la richiesta di escludere ogni tipo di onere finanziario di qualsiasi natura a carico degli operatori delle telecomunicazioni, per facilitare l’operatività e rendere il servizio di connettività ultraveloce più efficiente e ad ampia diffusione anche nelle aree più marginali del territorio.

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