Agen: "Non stravolgiamo il dna di banche popolari e di credito cooperativo da sempre vicine al territorio"

Agen: "Non stravolgiamo il dna di banche popolari e di credito cooperativo da sempre vicine al territorio"

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20 gennaio 2015

 

Il vicepresidente Agen si è espresso sull'annunciato provvedimento di riforma del governo sulle banche popolari contenuto nell'Investment Compact. "Guardiamo con una certa apprensione le notizie sulla riforma allo studio delle banche popolari e con anche maggiore preoccupazione se riguardasse anche le banche di credito cooperativo". Secondo Agen, si rischia di depotenziare una forma di credito che da sempre e' vicina alle autonomie locali, all'impresa sociale". "Sono state tra le poche banche che hanno retto alla crisi, hanno continuato a finanziare imprese e famiglie. Stravolgerne la governance, abolendo il 'voto-capitario', (vale a dire la regola per cui nelle banche popolari e nelle banche di credito cooperativo ogni persona ha diritto a un voto N.d.R.) sarebbe la fine della partecipazione popolare che ha determinato lo sviluppo del
territorio rischierebbe di buttarle in pasto alle grandi speculazioni". "E' fondamentale - ha aggiunto - mantenere il rapporto tra il territorio e le banche, tra un direttore di una banca e un imprenditore del posto. Non possiamo affidarci solo ai computer".  

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