Agenti di viaggio: Fiavet dichiara lo stato di agitazione

Agenti di viaggio: Fiavet dichiara lo stato di agitazione

L'Assemblea Generale della Federazione ha deliberato all'unanimità lo stato di agitazione della categoria. Serve una terapia d'urto senza la quale si andrà senz'altro incontro ad un calo repentino dell'occupazione e della qualità del prodotto turistico italiano.

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4 luglio 2013

Il perdurare dello stato di crisi economica, in particolare quella che attraversa il settore turistico, è stato l'argomento che ha dominato il dibattito svoltosi nel corso dell'Assemblea Generale della Fiavet, la Federazione più rappresentativa degli agenti di viaggi e tour operator. Convocata per l'approvazione dei bilanci, approvati all'unanimità, l'Assemblea ha espresso preoccupazione per il calo, ormai a due cifre, dei flussi turistici interni, parzialmente compensati dagli arrivi degli stranieri, mentre l'outgoing registra un decremento significativo, soprattutto per quanto riguarda le partenze delle famiglie italiane. "Occorre intervenire con la massima urgenza - ha detto Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet - sia per aggiornare le regole, anche al fine di coordinarle meglio con quelle delle Regioni, e sia per definire gli investimenti necessari per il rilancio del settore. Purtroppo questo governo non ha mostrato alcuna sensibilità specifica nella governance del comparto. A parte il ‘declassamento' istituzionale, ha consegnato al settore ed alle imprese un ministro di grande livello culturale, due sottosegretari autorevoli nelle loro materie, ma non sappiamo chi si occupa realmente di turismo. E' stato delegato tutto all'ENIT? E' giusto ed auspicabile che le imprese conoscano i loro interlocutori istituzionali". "Nel nostro campo - ha aggiunto il presidente d'onore, Giuseppe Cassarà - esistono migliaia di piccole imprese strozzate dal mancato accesso al credito e strangolate dall'altissimo costo del lavoro che, ormai, rappresenta un serio pericolo, non solo per il mantenimento dell'occupazione, ma anche per  la possibile caduta verticale della bilancia dei pagamenti". La nota dominante dell'Assemblea Fiavet è stata dunque la necessità, ormai non più dilazionabile, di una terapia d'urto concordata con le imprese del settore, senza la quale si andrà senz'altro incontro ad un calo repentino della occupazione e della qualità del prodotto turistico italiano. L'Assemblea generale dei delegati Fiavet, a conclusione del dibattito e su proposta del presidente Giovannoni, ha deliberato all'unanimità lo stato di agitazione della categoria incaricando presidente e Giunta Nazionale di prendere urgente contatto con il ministro per un esame della drammatica situazione.

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