Pagamenti biglietteria aerea, agenzie di viaggio contro Air France e Klm
Pagamenti biglietteria aerea, agenzie di viaggio contro Air France e Klm
Fiavet, Aiav, Assoviaggi e Maavi chiedono l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le compagnie aeree che impongono la scelta delle carte di credito idonee.
Fiavet Confcommercio, Aiav, Assoviaggi Confesercenti e Maavi hanno scritto all’Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato per segnalare pratiche scorrette dei vettori Air France e Klm. Le due compagnie aeree hanno infatti escluso le agenzie di viaggio dall’acquisto di biglietteria aerea con carte di credito aziendali per conto dei propri clienti sostenendo legittima la loro policy di autorizzare, in modo unilaterale, l’acquisto con carte a loro “gradite”. Una scelta che, secondo le Associazioni, “rappresenta una condotta sleale che penalizza il mondo dell’intermediazione, ma anche il consumatore che sceglie di farsi rappresentare da un’agente di viaggio per le proprie scelte di acquisto”. La scelta delle compagnie aeree appare ancora di più scorretta se si considera che non vi sono, invece, limitazioni per l’acquisto di biglietti aerei con carte di credito personali.
Questa misura limita anche la capacità di spesa del passeggero perché questi ha di solito un plafond di acquisto meno elevato dell’agenzia di viaggio. Si pensi ai viaggi di gruppo, o agli acquisti familiari dove la spesa è molto elevata. È un’operazione, infine, che crea una disparità tra carte di credito “gradite” e “sgradite” e, considerando il volume delle transazioni interessate, penalizza alcune società emittenti carte di credito a favore di altre, violando il Codice del consumo.
Le Associazioni chiedono al Garante di intervenire immediatamente perché le agenzie di viaggio, per la biglietteria già emessa, si vedono richiedere dalle compagnie, per la pretesa violazione della “Reso 890”, una penale pari al 5% del prezzo del biglietto, del tutto sproporzionate ed eccessiva, considerando che è cinquanta volte maggiore della commissione loro riconosciuta che è dello 0,01%.
“Comprendiamo che i vettori debbano uniformare le procedure di vendita della biglietteria con le Reso Iata, ma non riteniamo facciano un favore a loro ed al mercato tutto, imponendo regole contrarie agli interessi dei partner e della clientela. La Reso 890 va cambiata. Speriamo che tutti sposino la nostra battaglia e non si creino invece soluzioni di business a costo per le agenzie di viaggio per aggirare il problema, rinunciando a far valere i nostri diritti. Lanciamo questa iniziativa e ci aspettiamo anche l’intervento a nostro fianco delle associazioni dei consumatori e dell’Abi”, dicono Fiavet Confcommercio, Aiav, Assoviaggi Confesercenti e Maavi.