Dai dati di aggiornamento dell’Asseprim focus emerge che nel settore dei servizi professionali alle imprese oltre il 5% del fatturato è stato consacrato nel 2021 alla trasformazione digitale.

Sono oltre sette su dieci  (il 71% per la precisione) le imprese che dichiarano di investire nel digitale nel 2021, consacrandovi mediamente il  5,3% del fatturato. E il 41 sottolinea l'urgenza di rivedere la propria strategia di marketing digitale.

È quanto emerge dai dati d'aggiornamento di Asseprim focus, l'Osservatorio economico di Asseprim (la Federazione nazionale servizi professionali per le imprese aderente a Confcommercio) realizzato in collaborazione co Format research. In particolare gli investimenti riguardano principalmente:

• smart working;
• beni materiali 4.0 (strumenti il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati):
•  beni  immateriali 4.0 (software, sistemi e system integration);
•  ricerca e  sviluppo.      

“Alla luce della profonda trasformazione del mercato a seguito dell'emergenza Covid – commenta il presidente di Asseprim, Umberto Bellini - le imprese stanno intensificando il processo di adeguamento del proprio modello di offerta avviato durante la crisi generata dagli effetti della pandemia e trainato da azioni concrete per rendere più efficaci i canali digitali aziendali. Come l'aggiornamento del sito web e l'intensificazione dell'utilizzo dei social network''.

Ad accelerare il processo di fuoriuscita dalla crisi per l'intero comparto potrebbero essere determinanti i fondi del Pnrr, ad esempio favorendo l’organizzazione di iniziative di formazione digitale per superare il digita divide (lo dice il 58% degli operatori) e la realizzazione di infrastrutture per una mobilità sostenibile (per il 48%). Oltre la metà degli operatori non è ancora in grado di capire se,  effettivamente, i fondi stanziati nel Pnrr possano incidere in modo  diretto sulla loro attività. Di contro, il 27% è convinto di poterne beneficiare nel medio-lungo termine.