Aice compie 70 anni e punta all'internazionalizzazione delle aziende

Aice compie 70 anni e punta all'internazionalizzazione delle aziende

Si è tenuta a Milano l'Assemblea generale dell'l'Associazione italiana commercio estero, nel corso della quale è stata presentata la nuova guida Confcommercio Le Bussole "Internazionalizzare l'impresa". Sangalli: "internazionalizzazione vuol dire innovazione".

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13 ottobre 2016

Aice, l'Associazione Italiana Commercio  Estero, festeggia i suoi 70 anni lanciando un libro sull'internazionalizzazione delle imprese e contribuendo  all'iniziativa 'Museo Milano', primo e unico museo virtuale che  racconta la città lombarda. Durante l'assemblea ordinaria dei soci, indetta per la celebrazione a Milano, sono state premiate le aziende  associate da almeno 35 anni. ''Il commerciante con l'estero è il rappresentante all'estero del suo  Paese'', recitava l'intestazione dei documenti ufficiali dell'Aice quando nacque nel 1945. Uno spirito che, ha detto il presidente Claudio Riotti, gli associati hanno ''il compito di mantenere e  trasmettere ai successori''. Aice oggi vanta oltre 700 associate, con una costante crescita tra  le aziende di associati con sede al di fuori della Lombardia. Il 65%  delle aziende che ne fanno parte ha sede in provincia di Milano, ma  solo nel 2010 superavano il 75%. Tra le categorie aziendali in crescita ci sono i  produttori, che oggi superano il 30% del totale dei soci, e il settore dei trasporti e delle spedizioni (6,5% del totale), oltre alle aziende che svolgono attività di servizi complementari come banche, società  finanziarie, di web marketing e consulenza (10%). Il 90% è costituito  da società di capitali. ''In un periodo storico caratterizzato dalla crisi economica e da uno  scenario globale complesso - ha spiegato Rotti - abbiamo evoluto il  nostro standard in termini di efficacia dell'assistenza alle imprese  associate''. Tra i risultati raggiunti l'attività di ''tutela  dell'interesse delle aziende attraverso il monitoraggio degli sviluppi economici della comunità europea verso paesi terzi''. Nel 2016 sono stati affrontati dall'associazione numerosi temi, tra  cui le trattative per la realizzazione del Ttip (trattato ''che  purtroppo difficilmente giungerà a conclusione in tempi brevi'', ha  detto Rotti) e il riconoscimento dell'economia di mercato cinese da  parte dell'Unione Europea. Il 2016 ha visto inoltre una crescita della base associativa di circa il 5%, con un incremento netto rispetto al  2010 di circa il 40%, portando il numero delle aziende associate ad  essere quasi raddoppiato in sei anni. Durante la celebrazione è intervenuto anche il  presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che nel suo discorso ha  paragonato la missione dell'internazionalizzazione delle imprese, a  cui punta l'Aice, a una partita di calcio con tre regole: ''la prima – ha detto Sangalli - è che nessuno si deve sentire esonerato da questa  partita, grande o piccolo che sia; la seconda è che per scendere in  campo bisogna stare bene, essere in salute; la terza regola è che, in  qualsiasi ruolo si giochi in questa partita, serve essere dei  fantasisti, avere fantasia, perché internazionalizzazione vuol dire innovazione''. Tra le missioni in programma annunciate dal presidente Rotti, quella  in Mozambico del prossimo novembre, alla luce della convinzione che ''il successo passi anche da iniziative a favore dell'import'', e la  partecipazione a una missione in Pakistan a dicembre, guidata dal  sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto. Tutte iniziative in linea con la volontà di Aice, ha dichiarato Rotti, di essere ''punto di riferimento per chi si rivolge ai mercati esteri  nelle varie declinazioni''. Proprio in questo orizzonte si inserisce il libro  ''Internazionalizzare l'impresa'', edito nella collana Le Bussole di  Confcommercio, presentato in occasione della celebrazione. Il libro  vuole offrire agli imprenditori un percorso strutturato per valutare  come e con quali strumenti affrontare la sfida  dell'internazionalizzazione. ''L'internazionalizzazione è per noi un processo di espansione  dell'azienda – ha detto David Doninotti, segretario di Aice - attraverso  una presenza stabile sui mercati esteri, non solo tramite l'export o  l'import. È un processo necessario per poter competere nel mercato  globale, adeguandosi alle caratteristiche dei singoli mercati e  basandosi su fattori di competitività quali il prodotto, il servizio,  la distribuzione, l'immagine aziendale''.

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