AiPark - Prima indagine nazionale sosta e parcheggi

AiPark - Prima indagine nazionale sosta e parcheggi

Infrastrutture e parcheggi per rivitalizzare i centri urbani (Sintesi per la stampa)

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10 ottobre 2001

 

AIPARK, Associazione Italiana tra gli Operatori nel Settore della Sosta e dei Parcheggi (che rappresenta circa 250.000 posti auto gestiti, in superficie e in struttura) ha realizzato nel 2000, con il coordinamento del Consigliere Delega to Ing. Andrea Roli, la prima indagine nazionale sulla sosta e i parcheggi. L'indagine AIPARK ha interessato tutti i capoluoghi di provincia e ha risposto a domande sul quadro complessivo della consistenza della sosta a disposizione dei cittadini, sul funzionamento dei parcheggi urbani sia pubblici che privati e sui principali problemi che ne derivano in termini di mobilità.

Attraverso un questionario strutturato sono stati interpellati in 97 città i diretti responsabili comunali che hanno competenza in materia di parcheggi e le risposte pervenute da 54 città hanno fornito informazioni e pareri interessanti sulla gestione della politica urbana della sosta.

I posti auto a pagamento a disposizione degli abitanti

Non è stato possibile reperire un dato attendibile sul numero di posti auto su strada gratuiti, ma si è registrato, per quanto riguarda i posti auto a pagamento su strada e in strutture proprie disponibili per la popolazione, che delle 54 città del campione, 29 (53,7%) hanno da 1.000 a 5.000 posti auto a pagamento, 12 (22,2%) meno di mille, 9 da 5.000 a 10.000 e 4 città (Torino, Milano, Roma Bologna) più di 10.000.

Se si rapporta il numero di posti auto a pagamento con la popolazione residente, esistono 9 città (tra cui Genova, Milano, Palermo) dove l'esigenza di parcheggio è più sentita in quanto ci sono 100 abitanti per posto auto a pagamento; la situazione migliore - che vede meno di 20 abitanti per posto auto - riguarda nove città (tra cui Bologna, Bolzano, Pisa), mentre sono 24 quelle dove il numero medio di abitante per posto auto a pagamento varia da 20 a 50 mentre sono 12 (tra cui Roma, Foggia, Nuoro) quelle dove varia da 50 a 100.  

Da questi primi elementi emerge, come era prevedibile, che nelle città più grandi le difficoltà di parcheggio sono maggiori, mentre nelle città da 50 mila abitanti a 10 mila e in quelle minori il problema è più contenuto. L'analisi per regione ha evidenziato una situazione particolarmente favorevole nei capoluoghi di provincia di Emilia Romagna e Toscana, mentre al Sud si registrano medie più elevate di abitanti per singolo posto auto.

Le tariffe orarie

Un elemento fondamentale per la corretta attuazione di un sistema di sosta articolata sul territorio urbano è costituito dalla politica tariffaria che ha il compito di indirizzare le abitudini degli utenti verso un adeguato utilizzo di tutte le possibilità di stazionamento esistenti, sia su strada che in strutture specifiche. 

L'indagine ha registrato che le tariffe per 1 ora di sosta variano da un costo massimo riscontrato a Firenze (£ 15.000 sia nel centro storico che nella corona del centro), a cui seguono a distanza Modena e Belluno (£ 4.000), ad un costo minimo di £ 500 applicato in diverse città medie e piccole. Nel complesso si è visto inoltre che le tariffe della zona centrale sono quasi sempre uguali o superiori rispetto a quelle delle zone pericentrali con qualche eccezione (Pisa, Reggio Emilia, Vicenza). La distribuzione percentuale delle tariffe orarie applicate in rapporto al numero di abitanti evidenzia costi più elevati nelle città più popolose e tariffe più convenienti nelle città di dimensioni inferiori. Sono emerse inoltre differenze tra le tariffe applicate nei parcheggi su strada e quelle nei parcheggi in struttura, che risultano inferiori rispetto alle prime.

Esistono forme di abbonamento applicate nei diversi comuni, in particolare si tratta di abbonamenti mensili che la quasi totalità delle città oggetto di indagine offre a chi utilizza i parcheggi pubblici. Si va dai costi per abbonamento molto elevati riscontrati a Roma (£ 330.000) e a Foggia (£ 300.000) ai costi più accessibili di Crotone e Belluno (£ 50.000).

Modalità di pagamento, ausiliari del traffico

Il sistema applicato per le modalità di pagamento nel parcheggio su strada verte soprattutto sull'utilizzo del parcometro sia nelle zone centrali che nelle zone periferiche (55% delle città esaminate); per il 21% dei casi si paga attraverso il voucher (cosiddetto gratta e sosta ) mentre esistono in percentuale minore (17%) modalità rappresentate da tessere a scalare, parchimetro individuale, ecc.

Tutti i comuni interessati dall'indagine utilizzano gli ausiliari del traffico, istituiti con la L.127/97, la cui consistenza varia da città a città: Reggio Emilia e Cuneo, ad esempio, ne hanno 3, Torino 242, Milano 250, Bologna 130 per arrivare a Roma che ne registra 528. Emilia Romagna, Veneto e Toscana hanno molti capoluoghi dove si registra un numero limitato di ausiliari.

La gestione dei parcheggi dei residenti

L'indagine ha voluto studiare anche le politiche di sosta applicate ai residenti del centro storico e ha riscontrato che 30 città su 54 hanno adottato forme di gestione a favore dei residenti. Analogamente si è riscontrata una regolamentazione della sosta dei residenti nella sola zona a traffico limitato in 12 città. 

Nel caso dei residenti nel centro storico vengono rilasciati permessi che hanno generalmente un costo annuale: da un minimo di £ 15.000 a Torino ad un massimo di £ 650.000 a Vicenza. Tra le città che non hanno indicato nessun valore ce n e sono alcune, ad esempio Bologna, che attuano una regolamentazione della sosta per i residenti e la mancata indicazione del costo può voler anche dire che il permesso viene rilasciato gratuitamente. 

Conclusioni

Questo primo censimento della sosta e dei parcheggi e la raccolta di informazioni per valutare e confrontare le politiche della sosta applicate nelle principali città italiane ha messo soprattutto in evidenza un modo disarticolato e a volte incoerente di affrontare i problemi relativi alla sosta, ai parcheggi e alle tariffe, pur tenendo conto delle specifiche caratteristiche di ogni città. 

Raramente tali problemi vengono ricondotti ad un sistema unitario di valutazione e soluzione di tutti i diversi aspetti connessi alla sosta: da ciò consegue spesso una frammentarietà non solo nell'organizzazione della sosta, ma anche nella distribuzione delle competenze, nel coordinamento e nell'informazione ai cittadini.

E' necessario quindi che vi sia una maggior presa di coscienza del fatto che l'applicazione di una politica integrata della sosta nell'ambito della mobilità cittadina può condizionare positivamente la qualità generale della vita urbana : una corretta politica della sosta abbinata ad una adeguata quantità di parcheggi influisce infatti direttamente sulla fluidità del traffico cittadino, sulla accessibilità alle attività dei centri urbani e sull'utilizzo più appropriato degli spazi pubblici.

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