Banda ultralarga: Ancra e Aires "impugnano" il piano voucher del governo

Banda ultralarga: Ancra e Aires "impugnano" il piano voucher del governo

Le due associazioni contestano dinanzi al Tar del Lazio il decreto "Piano voucher per le famiglie a basso reddito" per l'acquisto di tablet e pc. 

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16 novembre 2020

Aires (Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati) e Ancra (Associazione Nazionale Commercianti Radio Televisione Elettrodomestici e Affini), con l’intervento "ad adiuvandum" di Mediaworld, hanno impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio il decreto denominato "Piano voucher sulle famiglie a basso reddito" emanato in data 7 agosto 2020 dal Ministro dello Sviluppo Economico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 243 del 1° ottobre 2020.

Il ricorso, affidato ad un team dello studio BGLV & Partners coordinato dagli avvocati Sandro Guerra ed Elisa Vannucci Zauli, evidenzierà i numerosi profili di illegittimità del provvedimento. Si contesta, in particolare, che la disciplina dei Bonus previsti dal Decreto prevede che solo gli operatori dei servizi di connettività possano fornire anche i dispositivi informatici, cioè i tablet o i personal computer, coprendo un valore fino a 300 Euro (che verranno loro rimborsati dallo Stato), utilizzabili dagli aventi diritto per l’acquisto del bene, o come sconto sui prodotti di valore maggiore.

Questa possibilità viene invece ingiustificatamente preclusa a tutti gli altri rivenditori di dispositivi elettronici e informatici, mentre sarebbe stato semplice e logico consentire ai beneficiari di “spezzare in due” il proprio Bonus e, dopo avere stipulato il contratto per la connettività, scegliere sul libero mercato il prodotto al miglior prezzo, o comunque maggiormente confacente alle proprie necessità. Una simile impostazione, oltre a restringere le possibilità di scelta degli aventi diritto, si presenta come una evidente distorsione della concorrenza, oltretutto finanziata con risorse pubbliche.

Con il deposito del ricorso, è stata anche presentata domanda cautelare di sospensione dell’esecutività e degli effetti del decreto ministeriale, stante l’evidenza e l’irreparabilità dei danni che il provvedimento governativo è in grado di provocare a tutte le imprese operanti nel settore dei prodotti elettronici, con la sola eccezione dei pochissimi operatori che stipuleranno accordi con gli operatori telefonici. Il Tribunale Amministrativo Regionale dovrebbe, quindi, pronunciarsi a breve sulla richiesta di sospensiva, mentre il giudizio sul merito avrà luogo nei prossimi mesi

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