Bonus internet, pc e tablet: il ricorso al Tar

Bonus internet, pc e tablet: il ricorso al Tar

Il Tribunale amministrativo si è pronunciato sul ricorso di Aires e Ancra, che contestavano l’assegnazione della gestione del bonus Pc alle sole Telco, escludendo di fatto tutti gli altri operatori retail e la grande distribuzione specializzata.

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23 novembre 2020

Nei giorni scorsi Aires e Ancra, con l’intervento "ad adiuvandum" di Mediaworld, avevano presentato ricorso al Tar, con annessa richiesta di sospensiva, contro il decreto attuativo del Mise per essere stati arbitrariamente estromessi dalla possibilità di consentire agli aventi diritto di scegliere dove utilizzare il proprio bonus per l’acquisto di computer e tablet.  Il provvedimento, infatti, prevede che siano solo gli operatori telefonici a poter gestire l’intero processo (non solamente l'aspetto relativo alla connessione internet), includendo la consegna di pc, modem e tablet in comodato d'uso ai beneficiari del bonus. A dare man forte ai rivenditori di prodotti elettronici sono intervenuti nel procedimento il Codacons in rappresentanza dei Consumatori e l'Associazione Europea dei produttori di apparecchiature terminali per telecomunicazioni VTKE.

Il Tar non ha accolto la richiesta di sospensiva (immediata e d’urgenza) del provvedimento e ora sarà necessario attendere il (più lungo) giudizio di merito.

La motivazione del provvedimento sommario del Tar – ha dichiarato il Presidente della Aires Andrea Scozzoli – rafforza la nostra convinzione di essere nel giusto, e questo apparirà in maniera evidente nella sentenza sul merito. Quanto alla sospensiva che non è stata decisa dal TAR, giova ricordare che il nostro vero obbiettivo non è certo quello di fermare un provvedimento giusto nelle sue finalità, e del quale il Paese ha bisogno, ma solo di ottenere che venga corretto nella sua attuazione”.

Il Presidente dell’Ancra Pier Giovanni Schiavotto ha rivolto un invito a “lavorare insieme per trovare una soluzione condivisa e migliorare da subito il provvedimento” considerando “inaccettabile che la situazione di incertezza possa durare fino alla sentenza del TAR attesa tra molte settimane”.

Aires e Ancra Confcommercio rinnovano, pertanto, l’auspicio che il Ministero dello Sviluppo Economico si determini ad impartire indicazioni tali da consentire una modifica delle procedure poste in essere da Infratel. La parola, in attesa della sentenza di merito del TAR, passa alla Autorità Anti-Trust sulla base dell’esposto che Aires e Ancra presenteranno in settimana, dopo avere atteso, per rispetto istituzionale, la decisione rilasciata in sede amministrativa.

 

a cura di
Alice Coccia

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