Al via i saldi invernali: ogni famiglia spenderà mediamente 403 euro
Al via i saldi invernali: ogni famiglia spenderà mediamente 403 euro
255/2011
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Roma, 27.12.2011
AL VIA I SALDI INVERNALI:
OGNI FAMIGLIA SPENDERA’ MEDIAMENTE 403 EURO
Ad eccezione dei lucani e dei siciliani che potranno acquistare in saldo già dal 2 gennaio, in tutte le grandi città e in quattordici regioni su venti l’appuntamento con i saldi invernali è fissato per il 5 gennaio. I molisani e gli altoatesini dovranno, invece, attendere fino al 7 gennaio, mentre i valdostani, come da tradizione, fino al 10 gennaio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2012, spenderà 403 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro pari al 18% del fatturato annuo del settore.
SALDI INVERNALI STIMA | 2012 |
VALORE SALDI INVERNALI (miliardi di euro) | 6,1 |
PESO % SALDI INV SU TOT. SPESA ABBIGLIAMENTO E CALZATURE | 18,0 |
FAMIGLIE E CONVIV. ITALIANE (milioni) | 25.1 |
NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTATO NEI SALDI (milioni) | 15,1 |
ACQUISTO MEDIO IN SALDI INVERNALI PER FAMIGLIA (euro) | 403 |
NUMERO MEDIO COMPONENTI FAMIGLIA | 2,4 |
ACQUISTO MEDIO IN SALDI INVERNALI PER PERSONA (euro) | 168 |
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio
“La crisi economica e una stagione autunnale caratterizzata da un clima mite – sottolinea Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio - non hanno di certo favorito le vendite di capi d’abbigliamento della collezione autunno/inverno. E anche a dicembre abbiamo dovuto fare i conti con un Natale all’insegna del risparmio e di molta prudenza negli acquisti. Inoltre, i margini delle imprese hanno subito un’ulteriore riduzione perché per sostenere consumi già deboli i commercianti, laddove possibile, hanno assorbito l’aumento dell’Iva dal 20% al 21% deciso quest’estate. Ora con l’avvio dei saldi confidiamo in una boccata d’ossigeno per le vendite”.
E sulla data unica di partenza dei saldi è perentorio il giudizio di Borghi: “la fruttuosa collaborazione tra Federazione Moda Italia e le Regioni ha portato all’adozione su quasi tutto il territorio nazionale della data del 5 gennaio per l’inizio dei saldi, evitando, da un lato, spiacevoli diatribe e competizioni interregionali e, dall’altro, disordine, incertezze e un’anacronistica anarchia territoriale”.
Di seguito, il calendario completo dei saldi invernali e le regole per il corretto acquisto.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.
CALENDARIO SALDI INVERNALI 2012
REGIONI | Date | CAPOLUOGHI |
abruzzo | 5 gennaio – 4 marzo | L’Aquila |
basilicata | 2 gennaio – 2 marzo | Potenza |
calabria | 5 gennaio – 28 febbraio | Catanzaro |
campania | 5 gennaio per 90 giorni | Napoli |
emilia romagna | 5 gennaio per 60 giorni | Bologna |
friuli venezia giulia | 5 gennaio – 31 marzo | Trieste |
lazio | 5 gennaio – 15 febbraio | Roma |
liguria | 5 gennaio – 18 febbraio | Genova |
lombardia | 5 gennaio per 60 giorni | Milano |
marche | 5 gennaio – 1 marzo | Ancona |
molise | 7 gennaio per 60 giorni | Campobasso |
Piemonte | 5 gennaio per 8 settimane | Torino |
puglia | 5 gennaio – 28 febbraio | Bari |
sardegna | 5 gennaio per 60 giorni | Cagliari |
sicilia | 2 gennaio – 15 marzo | Palermo |
toscana | 5 gennaio per 60 giorni | Firenze |
umbria | 5 gennaio per 60 giorni | Perugia |
valle d'aosta | 10 gennaio – 31 marzo | Aosta |
veneto | 5 gennaio – 28 febbraio | Venezia |
Bolzano (provincia)* | 7 gennaio – 18 febbraio | Bolzano |
trento (provincia) | I commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi | Trento |
*Per i comuni di Tires, Castelrotto, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena, Renon, Sesto, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia e Corvara dal 4 febbraio al 17 marzo. Per i comuni di Resia, Stelvio, Maso Corto e San Valentino alla Muta dal 3 marzo al 14 aprile.