Ali: "librerie del territorio snodo fondamentale per diffondere lettura e cultura"

Ali: "librerie del territorio snodo fondamentale per diffondere lettura e cultura"

Audizione del presidente Galla sulla proposta di legge per la promozione della lettura presso la Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera. "Il Governo esca allo scoperto affrontando l'emergenza di fronte a cui ci troviamo".

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11 aprile 2014

Fare presto perché le librerie chiudono, riordinare le varie normative vigenti e innestarle in modo organico su quelle in discussione, rilanciare – anche con un'adeguata dotazione economica – il Cepell quale "casa comune" di tutta la filiera, puntare sul valore delle "librerie di territorio" come snodo fondamentale tra il mondo della produzione, le istituzioni culturali e la promozione della lettura. Sono questi i passaggi salienti che il presidente dell'Ali, Associazione librai italiani aderenti a Confcommercio-Imprese per l'Italia, Alberto Galla, ha illustrato alla Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera  il 10 aprile scorso durante l'audizione sulla proposta di legge Giordano sulla promozione della lettura. "Le istituzioni stanno dimostrando una grande attenzione verso il nostro comparto e verso i tanti problemi che sono costrette ad affrontare le librerie – ha detto Galla – e ci auguriamo vivamente che questa attenzione si concretizzi al più presto in una serie di provvedimenti normativi coordinati per la promozione della lettura. Fra l'altro le recenti statistiche sulla lettura in Italia ci consegnano un quadro estremamente preoccupante, in quanto dimostrano che nel 2013 solo il 43% della popolazione con più di sei anni ha letto almeno un libro, una situazione che ci allontana sempre di più dalle percentuali di Paesi come la Francia, la Spagna, la Germania". "E' quindi necessario – ha concluso Galla - che il Governo esca allo scoperto affrontando l'emergenza di fronte a cui ci troviamo. Lo chiedono i librai e gli altri attori della filiera, ma è anche un dovere nei confronti di tutti i cittadini italiani ai quali le istituzioni devono poter garantire attraverso le librerie, presidi imprescindibili di promozione del libro e della lettura a livello capillare sul territorio, il pluralismo e la crescita culturale costante, se vogliamo che nel nostro Paese si invertano finalmente le percentuali desolanti dei dati sulla lettura e si ricominci a crescere".

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