"Da tempo ci battiamo per gli sgravi. Darebbero un grande aiuto ad un settore in crisi", ha dichiarato il presidente Galla.

 

Rendere deducibili le spese per l'acquisto dei libri, per consentire ai cittadini di scaricare i costi della propria "salute mentale" e favorire una ripresa del mercato editoriale, che vive una crisi senza precedenti. E' questo il senso di un appello promosso dal Centro Pio Rajna e sottoscritto dall'Ali – Associazione librai italiani aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia – insieme a numerose altre associazioni e istituzioni culturali.

"L'Ali sostiene l'iniziativa e, a nome di tutti i librai italiani, si unisce all'appello affinché Giorgio Napolitano, Enrico Letta, Massimo Bray e Maria Chiara Carrozza facciano il possibile per concretizzare queste proposte - afferma Alberto Galla, Presidente dell'Ali. Per molti anni l'Ali ha proposto di inserire, nelle manovre finanziarie, sgravi fiscali ad hoc per incentivare l'acquisto di libri. Nel 2009 siamo riusciti a far approvare dalla Regione Veneto una proposta di legge statale di iniziativa regionale per rendere deducibili le spese per l'acquisto dei libri scolastici".

Secondo il presidente "oltre che un segnale di attenzione verso un settore strategico per l'Italia, dare seguito all'appello significa dare risposte ragionevoli ed economicamente sostenibili ad alcuni importanti problemi di natura economica e sociale. Il calo delle entrate tributarie, infatti, sarebbe ampiamente compensato dall'aumento della produzione e del commercio editoriale, con importanti ripercussioni sull'occupazione e sulla crescita del Pil. Incentivando i consumi di libri, inoltre – conclude Galla - si promuovono la lettura, la cultura e la conoscenza ovvero quel "capitale immateriale" su cui il nostro Paese deve assolutamente investire per uscire dalla crisi e guardare con lungimiranza al futuro".