Alto Adige: presentato il progetto internet "my job, my life!"

Alto Adige: presentato il progetto internet "my job, my life!"

L'Unione intende convincere i giovani della varietà offerta dal settore commercio e servizi, illustrando e promuovendo 30 possibili professioni nel settore commercio e servizi.

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7 febbraio 2013

La disoccupazione giovanile cresce. Nell'Eurozona oltre il 24 per cento dei giovani sotto i 25 anni sono disoccupati. In Italia il tasso di disoccupazione giovanile supera il 37 per cento. Anche se in Alto Adige la quota è ancora relativamente bassa - ma con oltre l'undici per cento circa tre volte maggiore rispetto alla disoccupazione generale e significativamente più alta che nel Tirolo del nord (cinque per cento) o in Baviera (4,5 per cento) - è necessario prendere misure adeguate. L'Unione commercio turismo servizi Alto Adige ha fatto dei giovani e della formazione il proprio tema centrale. L'Unione si impegna per introdurre modelli formativi moderni e innovativi perché i giovani con una formazione qualificata hanno migliori prospettive nel mondo del lavoro.Grazie a varie iniziative e al progetto internet "my job, my life!", l'Unione intende convincere i giovani della varietà offerta dal settore commercio e servizi, affascinandoli con i mestieri qualificati che esso offre. Il tema delle nuove generazioni e le singole iniziative sono state presentate nell'ambito di una conferenza stampa tenutasi presso la sede principale dell'Unione a Bolzano. Vi hanno preso parte il direttore dell'Unione Dieter Steger, il responsabile del progetto per l'Unione Martin Stampfer e l'imprenditore Kurt Silbernagl. "Il settore del commercio e dei servizi viene spesso identificato immediatamente con la figura professionale del commesso. E ciò è anche comprensibile, se si pensa che, da buoni dieci anni, questo mestiere è stabilmente tra i cinque più richiesti. Esistono però 30 altri affascinanti percorsi professionali in settori quali l'alimentare, il commercio al dettaglio, i servizi, il commercio all'ingrosso, la tecnica e la salute (nota: vedi lista), per i quali in Alto Adige esistono opportunità formative moderne e innovative", spiega il direttore dell'Unione Dieter Steger. Si tratta quindi di valorizzare questi mestieri e di trovare nuove leve per questi settori chiave. Per raggiungere questo obiettivo il progetto internet "my job, my life!" prenderà il via con una grande campagna di sensibilizzazione - con tre gruppi target ben definiti: i giovani, i genitori e le aziende. "La pagina internet innovativa e particolarmente orientata ai giovani www.myjobmylife.it mostra l'universo delle professioni nel commercio e nei servizi e le moltissime possibilità lavorative in entrambi questi settori", chiarisce il responsabile del progetto nell'Unione Martin Stampfer. Sulla pagina bilingue (a breve sarà disponibile anche una versione ladina) sono disponibili tutte le informazioni relative ai mestieri, ai percorsi formativi in Alto Adige e alle disponibilità di stage in aziende selezionate. Oltre a questo, l'Unione cerca di avvicinare i giovani alla varietà delle professioni anche con altre azioni, come ad esempio, l'iniziativa "Dietro le quinte di un'azienda". All'insegna del motto: "Il lavoro vissuto in prima persona", l'Unione ha dato vita al progetto provinciale delle giornate dietro le quinte. "Si tratta di dare agli studenti la possibilità di vivere in prima persona la vita quotidiana di un'azienda e, allo stesso tempo, di presentarsi a possibili futuri datori di lavoro. Aziende del commercio e dei servizi di tutta la provincia si sono prestate a questa iniziativa e hanno aperto le proprie porte ai giovani", sottolinea Dieter Steger. I titolari delle aziende accompagnano studenti e insegnanti nelle rispettive imprese presentandone l'attività, dall'ingresso della merce/magazzino ai locali per la vendita, passando per gli uffici amministrativi. La visita guidata dà l'occasione ai partecipanti di assistere al normale lavoro dei dipendenti - collaboratori d'ufficio, magazzinieri, venditori. In questo modo le aziende aderenti possono presentarsi e farsi conoscere da potenziali futuri collaboratori. Le aziende interessate ad aprire le proprie porte ai ragazzi possono contattare l'Unione in qualsiasi momento. Tutte le imprese aderenti sono elencate nella nuova pagina internet. L'Unione ricorda infine che un'innovativa politica economica non può fare a meno di una politica formativa d'eccellenza. Per questo motivo l'Unione, in collaborazione con gli uffici competenti e con le scuole professionali, è da sempre impegnata a elaborare modelli formativi attuali e innovativi. È su iniziativa dell'Unione che, ad esempio, è stata introdotta la Scuola professionale per il commercio e l'amministrazione. Anche la maturità professionale che vedrà la luce nel 2014 ha rappresentato per lungo tempo uno dei traguardi dell'Unione. Questo titolo di studio, infatti, è la necessaria premessa per una nuova e più attrattiva formazione duale. La maturità professionale apre nuove possibilità e crea una positiva situazione di concorrenza tra la formazione tradizionale e quella duale. Nel 2012, inoltre, l'Unione ha collaborato all'elaborazione del nuovo ordinamento dell'apprendistato. "Il già collaudato modello formativo offerto dal sistema duale sarà quindi preservato anche nel futuro. Questo principio fondamentale - ovvero la formazione parallela in azienda e in classe - è decisiva per un'ottimale preparazione professionale dei nostri giovani", ribadisce il direttore dell'Unione Dieter Steger. Oltre a questo, grazie alla regolamentazione che doveva essere adeguata alle nuove prescrizioni statali, anche in un periodo economico non propriamente positivo, per i giovani si aprono nuovi percorsi formativi e, quindi, possibilità di ingresso nel mondo del lavoro. Ricordiamo, ad esempio, l'apprendistato professionalizzante, chedovrebbe essere adottato quale contratto di ingresso per i giovani tra i 18 e i 29 anni al termine di un percorso formativo di base. Cuore della riforma per l'Alto Adige è la liberalizzazione dell'apprendistato professionalizzante: da ora in poi i contratti collettivi dovranno specificare la durata del percorso di studi e la modalità di applicazione della formazione. La formazione orientata al lavoro si terrà prevalentemente in azienda e permetterà pertanto la trasmissione di competenze tecniche e professionali mirate".

 

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