Alto Adige zona a rischio per i tedeschi, "grande preoccupazione"

Alto Adige zona a rischio per i tedeschi, "grande preoccupazione"

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22 ottobre 2020

“Non vorrei pronunciare la parola catastrofe, ma la preoccupazione è sicuramente grande”: questo il primo commento del presidente dell’Unione commercio turismo servizi, Philipp Moser, sull’avvertimento relativo ai viaggi verso l’Alto Adige da parte dell’Istituto Robert Koch.

 

“Se dovesse protrarsi troppo a lungo la classificazione come zona a rischio, non posso che vedere conseguenze negative soprattutto per il commercio stazionario di beni non alimentari nei centri storici dell’Alto Adige”, afferma Moser. Si tratta di un settore che lavora moltissimo con gli ospiti che visitano i nostri centri urbani e storici. Il presidente Moser prevede una perdita di fatturato fino al 50 percento.

 

“Agli occhi dell’opinione pubblica, il settore del turismo è quello che risulta maggiormente colpito dal Covid-19. Meno considerato è invece il commercio al dettaglio stazionario che, come in questo caso specifico, e da molti mesi ormai, lotta con grandi difficoltà, risultando una delle vittime principali di questa crisi. A registrare grandi perdite è soprattutto il settore dell’abbigliamento”, conclude Philipp Moser riassumendo l’attuale situazione.

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