Anacer: associati in crescita e arriva il nuovo sito on line

Anacer: associati in crescita e arriva il nuovo sito on line

Il presidente Ricciardi: "Siamo soddisfatti della continua crescita degli associati. Nell'ultimo anno gli iscritti sono aumentati del 62% e continuiamo a ricevere richieste di iscrizione".

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31 gennaio 2017

"Siamo soddisfatti della continua crescita degli associati. Nell'ultimo anno gli iscritti sono aumentati del 62% e continuiamo a ricevere richieste di iscrizione. Già al primo consiglio direttivo del 2017 abbiamo dato il via libera a quattro nuove adesioni. Questa continua fiducia che ci viene dalle aziende pone Anacer come punto di riferimento della filiera agroalimentare riguardo all'importazione dei cereali che rappresenta la nostra missione". E' un passo dell'intervista a Carlo Licciardi, presidente di Anacer, che verrà pubblicata integralmente domani sul nuovo sito dell'associazione nazionale cerealisti: www.anacer.it. "Il 2016 è stato un anno positivo in termini di volumi importati. Un anno difficoltoso, invece, nella gestione della volatilità dei mercati. L'import è necessario, senza demagogia e senza demonizzazione. Il fabbisogno nazionale è pari a 37 milioni di tonnellate. Di queste, 19 milioni vengono dalla produzione nazionale (51%) e 18 dall'import (49%). Nel caso di grano, mais e orzo le percentuali sono più a favore del mercato interno (56-57%), mentre l'import si ferma al 43-44%. Il trend di crescita della popolazione mondiale è alla base dell'aumento del consumo di cereali e, quindi, della necessità di crescenti approvvigionamenti". "Nel 2017 ci aspettiamo volumi stabili vista la poca crescita del paese in generale. Ritengo che si debba fare attenzione alla redditività di chi sta a valle, perché è a rischio. Un altro fattore positivo è legato ai crescenti controlli qualitativi – come spieghiamo nel nostro sito www.anacer.it - sia per le misure di autocontrollo messe in atto dalle aziende sia per le verifiche disposte dagli enti preposti. Ebbene, i risultati di questi controlli ci dicono che non ci sono situazioni preoccupanti. Un attestato che le imprese lavorano correttamente, ma che tutta la filiera rispetta i rigorosi principi di salubrità. Noi dobbiamo mettere in grado l'industria italiana di produrre sapendo che trasforma una materia prima sana. Ricordo che su questo tema abbiamo sviluppato la nostra assemblea nazionale del 19 novembre".

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