Copertura rischi sport invernali, Anapa invita alla riflessione

Copertura rischi sport invernali, Anapa invita alla riflessione

Da uno studio dell’Associazione emerge che spesso la polizza annuale del capofamiglia è più vantaggiosa dei contratti giornalieri. Cirasola: “meglio una consulenza professionale”.                                     

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14 dicembre 2021

Le polizze da 2-3 euro al giorno sono davvero così convenienti? Da alcune settimane sono disponibili sul mercato le coperture dei rischi di Responsabilità Civile (RC), cioè dei danni causati a terzi, per chi scende da una pista da sci. È una protezione è imposta dall’articolo 30 del decreto sulla sicurezza negli sport invernali (numero 40/2021) che stabilisce, per chi trasgredisce, una multa da 100 a 150 euro oltre al ritiro dello skipass. Secondo Anapa ImpresAgenzia, l’Associazione degli agenti d’assicurazione aderente a Confcommercio, gli sportivi dovrebbero ben valutare le condizioni contrattuali previste da quelle polizze. Se l’obiettivo è quello di offrire una protezione dai rischi di RC – emerge da un’indagine sul campo effettuata da Anapa - spesso è molto più conveniente utilizzare una normale “polizza” del capofamiglia offerta dalle principali compagnie, valida per tutto l’anno e che protegge non soltanto il sottoscrittore ma tutti i componenti del nucleo familiare. È’ disponibile a un premio annuo di poche decine di euro (70-80 euro nei contratti base) e fa fronte a un gran numero di danni a cose e persone che possono coinvolgere una famiglia. Non soltanto gli incidenti sullo sci, ma anche, ad esempio, i danni causati da un drone, la caduta accidentale di un vaso dal terrazzo, le conseguenze di incidenti che si verificano alla guida di una bicicletta o di un monopattino elettrico. Addirittura il morso del proprio cane può essere compreso nel contratto assicurativo come causa di un danno a terzi risarcibile.

Lo studio di Anapa ha preso in considerazione alcune delle principali polizze sci disponibili presso gli impianti di risalita (un obbligo a carico dei gestori previsto dalla legge) oppure offerte da concessionari autostradali e siti on line, oltre che naturalmente da compagnie tradizionali. L’invito dell’Associazione ai consumatori è quello di prestare particolare attenzione alle condizioni contrattuali che possono essere molto diverse da polizza a polizza. Ad esempio il capitale massino assicurato (il cosiddetto massimale) varia, a seconda dei contratti, da 50mila a 2 milioni di euro. Le franchigie, cioè l’ammontare del danno che rimane a carico dell’assicurato, sono piuttosto elevate, normalmente pari a 500 euro per i danni a cose e, spesso, 1000 euro per i danni a persone. In pratica il danneggiamento di un paio di sci o degli scarponi in seguito a un incidente potrebbe non comportare il pagamento di un risarcimento da parte di un assicuratore.

Il consiglio degli intermediari è quello di recarsi presso un’agenzia di assicurazione, analizzare con l’agente le necessità di protezione per sé e la propria famiglia, e scegliere la polizza più appropriata. Da quell’incontro l’assicurato potrebbe anche scoprire che gli obblighi imposti dalla nuova legge sono già soddisfatti da polizze che ha già sottoscritto. “Solo con una consulenza professionale come quella offerta da un intermediario assicurativo - sottolinea Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa - il consumatore può meglio orientarsi su cosa è meglio fare, in termini di protezione e di costo, in relazione ai suoi effettivi bisogni di copertura Il ruolo di un consulente è fondamentale: vai in agenzia e sai cosa proteggi”.

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