Contributi Inps, primo passo importante

Contributi Inps, primo passo importante

Accolto dal Tribunale di Teramo il primo ricorso di un agente di assicurazione associato ad Anapa contro la richiesta di recupero contributivo da parte dell'Istituto. Cirasola: "la battaglia non è finita".

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18 marzo 2025

Il Tribunale di Teramo, su decisione del Giudice del Lavoro, ha accolto il primo ricorso contro l’Inps di un agente di assicurazione associato ad Anapa, sospendendo l’esecutività dell’addebito contributivo. Lo ha reso noto il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, nel corso dell’Anapa Day tenutosi a Bologna l’11 marzo scorso. L’evento, intitolato “Anapa al fianco degli agenti: informarsi per tutelarsi”, ha visto la partecipazione di oltre cento agenti assicurativi, giunti anche da altre regioni d’Italia, con l’obiettivo di fornire aggiornamenti strategici e strumenti concreti per la tutela della categoria. Tornando alla decisione del tribunale abruzzese, è stato riconosciuto il fumus boni iuris dell’opposizione e il periculum in mora per gli agenti, evidenziando come le somme richieste possano compromettere gravemente la stabilità economica della categoria. Per questo motivo è stata disposta la sospensione immediata dell’addebito Inps in attesa della discussione di merito, fissata per il prossimo mese di ottobre.

Per Cirasola "questo è un primo passo importante per gli agenti assicurativi, ma la battaglia non è finita. Continueremo la nostra azione sia legale sia politica per fermare una misura ingiusta che rischia di mettere in ginocchio centinaia di professionisti. Stiamo interloquendo attivamente con il Ministero del Lavoro per trovare una soluzione definitiva che tuteli gli agenti da richieste contributive inique e insostenibili".

Il presidente di Anapa ha poi ha ribadito con fermezza la necessità di tutelare gli agenti e ha sollecitato con urgenza Ania riaprire il tavolo di negoziazione per un nuovo accordo nazionale impresa-agenti: "è inaccettabile che gli agenti di assicurazione non abbiano ancora un nuovo accordo nazionale. La mancanza di un confronto costruttivo sta penalizzando gravemente la categoria. Ania deve assumersi la responsabilità di avviare un dialogo equo e concreto per garantire certezze a migliaia di professionisti”.

Contributi Inps, Anapa torna a sollecitare l’intervento del Governo

Anapa Rete ImpresAgenzia torna a far sentire la propria voce contro la “pretestuosa e ingiusta” richiesta di recupero contributivo avviata dall’Inps nei confronti degli agenti di assicurazione, in particolare nelle regioni del Sud Italia. Dopo le dichiarazioni rilasciate in Parlamento dal ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, l’Associazione sollecita un intervento immediato da parte del Governo affinché si ponga fine a una vicenda che rischia di mettere in ginocchio centinaia di professionisti e di piccole agenzie di assicurazione.

"Abbiamo ricevuto rassicurazioni in Parlamento, ma nei fatti gli agenti continuano a ricevere avvisi di pagamento con sanzioni e interessi. Non possiamo accettare che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, l’Inps prosegua in questa azione che riteniamo ingiustificata e discriminatoria. Ora ci aspettiamo che il Governo dia un segnale concreto e immediato per fermare questa ingiustizia”, ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di Anapa.

A rafforzare la posizione dell’Associazione è anche la recente risposta della Commissione Europea, che ha chiarito come il settore finanziario - e in particolare le agenzie assicurative - non siano escluse dagli aiuti di Stato, a conferma di quanto Anapa ha sempre sostenuto: gli agenti assicurativi non possono essere equiparati alle grandi imprese assicurative e alle banche ai fini dell’esclusione dalle misure di decontribuzione.

In parallelo all’azione politica, Anapa sta coordinando una serie di ricorsi giudiziari per tutelare gli agenti colpiti da questi provvedimenti. In ogni caso chiede con urgenza:

  • la sospensione immediata delle richieste di recupero Inps, in attesa di una revisione normativa;
  • un confronto tra Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia per porre fine a questa discriminazione;
  • un chiarimento ufficiale che eviti l’insorgere di ulteriori contenziosi.

“L’esclusione degli agenti assicurativi dalla ‘Decontribuzione Sud’ e dagli incentivi per i giovani under 36 è stata, quindi una scelta arbitraria delle autorità italiane, non imposta dalle normative Ue. Non possiamo permettere che migliaia di agenti di assicurazione siano penalizzati da una lettura errata delle normative. Il Governo deve intervenire immediatamente per tutelare i diritti di questi lavoratori e garantire equità nelle politiche di sostegno alle imprese", ha concluso Cirasola.

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