Manovra: An.bti chiede “segnali forti”
Manovra: An.bti chiede “segnali forti”
L’Associazione nazionale bus turistici italiani sollecita un’aliquota agevolata sul gasolio, incentivi per il rinnovo del parco mezzi e detassazione per l’assunzione di autisti.
La prossima manovra di bilancio si avvicina ed An.bti–Confcommercio (l’Associazione nazionale bus turistici italiani aderente a Confcommercio, ndr) torna a chiedere a gran voce attenzione su provvedimenti “non più rimandabili per le aziende che rappresentiamo. Conosciamo le difficoltà economiche che il Governo è costretto a fronteggiare e come categoria abbiamo sempre dimostrato pazienza e assoluto buonsenso, ma per la prossima manovra di bilancio ci aspettiamo che il Governo dia seguito agli odg accolti nei mesi scorsi su questi temi e attendiamo almeno un segnale forte da parte delle istituzioni che possa restituire fiducia al comparto”, dice il presidente Riccardo Verona. Che prosegue: “i bus turistici sono le ‘ruote del turismo’ e devono essere messi nelle condizioni di esprimere al meglio le enormi potenzialità di questo segmento”.
Per la prossima manovra Anbti chiede in particolare:
- aliquota agevolata per i bus turistici euro VI, dalla quale la categoria è ingiustamente esclusa da anni nonostante la direttiva europea di riferimento la annoveri tra i beneficiari dell’agevolazione;
- incentivi al rinnovo del parco mezzi in ottica green, per raggiungere entro qualche anno l'obiettivo di flotte composte da soli mezzi euro VI in tutto il Paese;
- sull'annoso tema della carenza di autisti, formule di detassazione per gli autisti per rendere il netto in busta paga maggiormente premiante e avvicinare nuovi lavoratori alla professione. Mancano alla categoria oltre 7.000 autisti e senza interventi immediati il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si dilaterà inesorabilmente.
“Ogni anno i nostri mezzi trasportano più di 150 milioni di passeggeri e rappresentano un unicum nel turismo di accoglienza italiano, ma, senza adeguati sostegni e considerazione, il futuro è sempre più incerto”, conclude Verona.