Anche a maggio giù le presenze alberghiere

Anche a maggio giù le presenze alberghiere

Secondo il consueto monitoraggio realizzato da Federalberghi-Confturismo, nel mese scorso c'è stato un calo del 7 per cento nei pernottamenti e del 2 per cento dei lavoratori occupati. Bocca: "urgente il taglio dell'Iva".

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9 giugno 2009
Anche a maggio giù le presenze alberghiere

Anche a maggio giù le presenze alberghiere

 

Quinto mese consecutivo con il segno meno per gli alberghi di casa nostra. Secondo il monitoraggio realizzato da Federalberghi-Confturismo, infatti, a maggio si è registrata una contrazione del 7% nei pernottamenti alberghieri. Ed un calo del 2% dei lavoratori occupati (-2% a tempo indeterminato e -4% a tempo determinato).

“Pur essendo riusciti ad ottenere dal Governo – è il commento del presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca - l’istituzione del Ministero del Turismo ed un fondo di credito bancario dedicato al comparto da 1,6 miliardi di euro, purtroppo i risultati che registriamo continuano a penalizzare fortemente il comparto e di conseguenza il settore”.

A questo punto, ha continuato Bocca, “è strategico il varo di una manovra fiscale volta a ridurre l’Iva nel turismo, per la quale abbiamo da tempo inviato al Governo una nostra proposta. Da uno studio realizzato da Confturismo-Confcommercio con il CISET-Università di Venezia emerge infatti che a fronte di un calo dal 10% al 5% dell’Iva sul turismo, le casse dello Stato dovrebbero sopportare un costo di poco superiore ai 500 milioni di euro, ma questa manovra sarebbe in grado di far aumentare di oltre il 4% il giro d’affari annuo del settore e di quasi 110 mila unità i lavoratori”. L’obiettivo, ha concluso Bocca, è di trovare “una soluzione in linea con i desiderata avanzati di recente dal presidente del Consiglio che auspica un raddoppio del Pil generato dal settore entro i prossimi quattro anni”.

 

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