Angaisa: "Il governo approvi subito le misure straordinarie per l'edilizia"

Angaisa: "Il governo approvi subito le misure straordinarie per l'edilizia"

L'aliquota relativa alla detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia dovrebbe passare dal 36 per cento al 50 per cento. Possibile la proroga della detrazione del 55 per cento legata ai lavori finalizzati al risparmio energetico.

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24 maggio 2012

Angaisa, l'Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia, ha accolto con estremo favore le anticipazioni, riprese nei giorni scorsi dalla stampa nazionale, relativa alle nuove misure straordinarie che il Governo si accingerebbe ad introdurre per rivitalizzare il settore dell'edilizia. In particolare, sarebbe attualmente allo studio il passaggio dal 36% al 50% dell'aliquota relativa alla detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia (raddoppiando il tesso massimo di spesa per abitazione, su cui calcolare la detrazione, da 48.000 a 96.000 euro), mentre dovrebbe essere comunque prorogata la detrazione del 55% legata ai lavori finalizzati al risparmio energetico. In base alla relazione tecnica predisposta dal Ministero delle Infrastrutture, tali provvedimenti comporterebbero effetti sulla finanza pubblica che nei primi due anni potrebbero essere addirittura positivi, tenendo conto degli incrementi di gettito conseguenti ai maggiori investimenti attesi. Secondo le stime di Angaisa, il solo passaggio della detrazione fiscale dal 36% al 50% creerebbe tre effetti positivi:
- Una prima crescita delle ristrutturazioni, legata alla maggiore aliquota, pari ad almeno il 12 %;
- Una ulteriore crescita delle ristrutturazioni, in funzione del maggiore tetto di spesa agevolabile, pari a circa il 6 % (il maggiore importo renderebbe più appetibile la detrazione anche per le ristrutturazioni più rilevanti, attualmente "a rischio evasione", perché non completamente agevolabili);
- Una indubbia spinta al recupero dell'evasione, stimata intorno al 15/18%, per l'effetto combinato delle due spinte positive. Per valutare in termini economici l'impatto di un simile provvedimento sul mercato dell'Edilizia in senso lato e sul mercato ITS (idrotermosanitario) in senso stretto, è necessario considerare anche gli effetti negativi della recessione in atto, della contrazione dei consumi dovuta alle incertezze sul futuro e della carenza di liquidità con conseguente difficoltà per le famiglie (i veri "decision leader" in materia di ristrutturazione) di ottenere credito dalle banche.
La valutazione complessiva (che tiene conto delle componenti negative congiunturali) ci ha portato alle seguenti stime:
- per l'Edilizia nel suo complesso l'impatto potrebbe essere nell'ordine di 4.490 milioni di € su base annua; quindi 2.200 nel 2012 e 4.500 nel 2013.
- Per la distribuzione ITS l'impatto potrebbe essere di circa 1.115 milioni su base annua; quindi 550 nel 2012 e 1.120 nel 2013. Per quanto riguarda la detrazione fiscale del 55% sugli interventi finalizzati al risparmio energetico, Angaisa chiede che anch'essa possa divenire "strutturale" (e quindi non più soggetta a scadenza) come già avvenuto per l'attuale detrazione del 36%, attraverso una opportuna modifica del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. L'associazione dei distributori idrotermosanitari auspica l'approvazione immediata delle misure preannunciate, quanto mai necessaria in una fase ancora fortemente recessiva come quella attuale, che sta mettendo in forse la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese che operano nel settore dell'edilizia (considerando anche l'indotto) e migliaia di posti di lavoro.

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