Sib: “la partita sulle concessioni non è finita”

Sib: “la partita sulle concessioni non è finita”

Approvata in via definita la legge sulla concorrenza. Per i balneari “oltre a essere pasticciata e ingiusta, è anche incompleta e incostituzionale”.

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3 agosto 2022

Con 161 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astensioni, l'aula del Senato ha approvato in via definitiva il 2 agosto scorso la Legge annuale per il Mercato e la Concorrenza 2021, che contiene la delega al Governo sulle concessioni balneari. Di conseguenza, le concessioni balneari dovranno essere messe a gara prima del 31 dicembre 2023, anche se "la presenza di un contenzioso" o "difficoltà oggettive legate all’espletamento" della gara stessa potranno essere considerate ragioni che impediscono la conclusione delle gare prima della data indicata. Le gare, comunque, non potranno essere concluse dopo il 31 dicembre 2024.

“Le dimissioni del Governo imponevano, come abbiamo ripetutamente chiesto, di stralciare questa problematica dal ddl concorrenza - ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio - anche perché non rientra nei poteri che la Costituzione riserva a un Parlamento che è stato sciolto”. Il Sib  ricorda infatti che la questione balneare è estranea al Pnrr, sul quale il Parlamento può continuare a legiferare, ed è quindi certo che la nuova legge sarà solo fonte di contenzioso, anche a livello costituzionale, se effettivamente applicata. Inoltre, “questa legge, nell'abrogare la legge Centinaio, si limita a delegare il Governo ad emanare decreti legislativi per disciplinare la materia. Per cui il processo legislativo è incompleto e non ancora definitivamente concluso". “C'è la legge delega, ma senza i prescritti decreti legislativi la stessa è inefficace. In mancanza di questi decreti legislativi, infatti – ha spiegato il presidente del Sindacato - la legge decade”.

“Riteniamo comunque che questa legge non vada applicata, ma cambiata perché profondamente ingiusta e pasticciata – ha concluso Capacchione - per cui la ‘partita’ non è affatto finita. La lotta continua con forza e determinazione. Ricordo l'iniziativa sindacale già decisa dagli organismi dirigenti e discussa nelle assemblee del 30 maggio e dell'11 luglio scorso. Sarà una giornata di mobilitazione in cui divulgare le ragioni di una lotta per difendere il nostro lavoro e le nostre aziende salvaguardando un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo costruito in decenni di sacrifici e che costituisce un importante fattore di competitività del nostro Paese”.

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