Tappa in Sardegna per "Fermiamo la contraffazione"

Tappa in Sardegna per "Fermiamo la contraffazione"

Al Teatro Massimo di Cagliari si è tenuta l'ottava tappa del "Progetto nazionale di educazione all'acquisto legale e responsabile" ideato e realizzato da Confcommercio con l'obiettivo di sensibilizzare e informare su tutti i fenomeni illegali. Lapini: "è necessario che i cittadini abbiano coscienza del problema come la deve avere la pubblica amministrazione".

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3 maggio 2017

E' di quasi 10 milioni il valore del mercato della contraffazione in Sardegna, che in un anno risulta triplicato: è passato infatti da 3,3 milioni nel 2015 a 9,8 milioni nel 2016. Il totale complessivo degli ultimi otto anni ammonta a 42,6 milioni, secondo una stima di Confcommercio su dati del Mise in base ai 415 sequestri effettuati l'anno scorso. Con 1.085.548 articoli contraffatti sottratti al mercato il 2016 è stato un anno record, se si considera che tra dal 2008 e il 2016 il numero complessivo dei pezzi sequestrati da tutte le forze dell'ordine ammonta a 2.853.596. La maggior parte del mercato parallelo della contraffazione riguarda l'abbigliamento e gli accessori (con oltre 15 milioni negli ultimi otto anni), i profumi e i cosmetici (oltre 10 milioni) e le apparecchiature elettriche (6 milioni). Per contrastare l'invasione di merce taroccata, Confcommercio ha lanciato il progetto nazionale di educazione all'acquisto legale e responsabile "Fermiamo la contraffazione", per sensibilizzare e informare su tutti i fenomeni illegali quali il racket, l'usura e la corruzione che alterano il mercato e falsano la concorrenza a scapito delle imprese "sane", ma con un particolare accento su contraffazione e abusivismo. L'ottava tappa del relativo tour si è tenuta al teatro Massimo di Cagliari, dove Anna Lapini, componente della giunta di Confcommercio per la legalità, ha affermato che "la contraffazione ha sottratto 27 miliardi euro con oltre 260 mila posti di lavoro messi a rischio; è necessario che i cittadini abbiano coscienza del problema come la deve avere la pubblica amministrazione". Il progetto è stato inserito dal Cnac – Consiglio nazionale anticontraffazione l'organismo presso il Ministero dello Sviluppo Economico che riunisce tutte le istituzioni, le forze dell'ordine e le parti sociali - nel piano strategico per la lotta alla contraffazione 2017/2018.

 

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