Ascoli Piceno si mobilita contro falso e contraffazione

Ascoli Piceno si mobilita contro falso e contraffazione

Confcommercio aderisce alla campagna di sensibilizzazione "Falso, Contraffazione, Abusivismo: Un danno certo per il mercato, le imprese e l'occupazione.... Un rischio per i consumatori".

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7 luglio 2014

L'Italia ha il triste primato di essere il primo Paese europeo per  il consumo di prodotti contraffatti ed è al  terzo posto nel mondo per  la produzione del falso, con un giro d'affari pari a 6,9 milioni di euro annui ed un impatto sull'occupazione che riguarda complessivamente 110.000 posti di lavoro. Un fenomeno, dunque, enorme e preoccupante che non risparmia ovviamente la provincia di Ascoli Piceno e contro il quale  Confcommercio si batte da sempre. E così il presidente provinciale Fausto Calabresi, con il direttore Giorgio Fiori, hanno sposato con entusiasmo l'idea del prefetto Graziella Patrizia di promuovere, di concerto con le forze dell'ordine,  una campagna di sensibilizzazione  sul problema del falso e della contraffazione, proprio  nel clou della stagione estiva,  quando il problema si ingrandisce. "Falso, Contraffazione, Abusivismo: Un danno certo per il mercato,  le imprese e  l'occupazione.... Un rischio per i consumatori": è questo il messaggio primario che compare nelle locandine affisse in questi giorni, a cura di Confcommercio, in tutte le concessioni balneari e negli hotel  della provincia, ma anche negli esercizi dei Comuni di particolare interesse turistico, proprio per sensibilizzare la popolazione turistica a rendersi consapevole, come ha sottolineato il prefetto Patrizi,  che comprando prodotti falsi si rischia la salute, l'acquirente finale incorre in  sanzioni da  100 a 7000 euro, si alimentano malavita e  criminalità, si contribuisce allo sfruttamento della manodopera clandestina  e del lavoro sommerso, si  danneggia con la concorrenza sleale il mercato e quindi gli imprenditori che pagano le tasse. La campagna  verrà rafforzata da un messaggio fonico diffuso, per iniziativa della stessa Prefettura, due volte al giorno, sulle spiagge,  rivolto più direttamente alle famiglie dei villeggianti per mettere in guardia ancora le stesse sui rischi del comprare falso.  

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