Ascom Torino: "Dai saldi confermata la debolezza dei consumi"

Ascom Torino: "Dai saldi confermata la debolezza dei consumi"

La presidente Coppa: "La fase ancora molto incerta dei mercati e la crisi economica ed occupazionale con una conseguente e marcata debolezza dei consumi viene confermata dall'andamento di questi primi quindici giorni o poco più dei saldi estivi".

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24 luglio 2012

"Da anni non è più 'assalto alla diligenza'. Anche per i saldi estivi 2012 si assiste ormai ad un totale cambio di strategia basata su acquisti estremamente oculati ed ispirati più ad una ben precisa 'lista della spesa' che non alla soddisfazione di particolari sfizi o alla corsa a capi superflui e particolarmente costosi inavvicinabili durante l'anno". Al giro di boa delle prime due settimane o poco più dei saldi d'estate (iniziati sabato 7 luglio proseguiranno fino al primo di settembre), Francesco Cena, presidente del Sindacato Abbigliamento dell'Ascom torinese, fotografa una situazione legata al capitolo "saldi" che si ripete, con prevedibile copione, in Torino e in Provincia ormai da anni. E a Cena fa eco la presidente dell'Ascom torinese, Maria Luisa Coppa: "La fase ancora molto incerta dei mercati e il permanere di una preoccupante crisi economica ed occupazionale con una conseguente e marcata debolezza dei consumi viene confermata - se mai ce ne fosse stato bisogno- anche dall'andamento di questi primi quindici giorni o poco più dei saldi estivi". Andamento prevedibile nella sua connotazione a segno meno, pur se non così negativo e critico come ventilato da certe Cassandre. "Anche perché gli stessi commercianti - precisa Cena - hanno saputo in certo modo adeguarsi al cambiamento in atto, partendo subito (spinti dalla necessità di fare cassa) con sconti dal 20 al 30%, se non addirittura in qualche caso del 50% a tutto tondo". Ma quale, in concreto, il bilancio delle vendite dei primi quindici giorni?
"Un bilancio certamente non positivo, ma sostanzialmente in linea con le attese. Per la prima settimana si può parlare mediamente di un -10% rispetto alle vendite registrate nello stesso periodo dell'anno scorso; un po' meglio è andata nei giorni successivi con sconti maggiorati che hanno abbassato le perdite all'8%". "Ora si spera - prosegue Cena - che il trend possa ancora migliorare, soprattutto in prossimità delle partenze per le vacanze agostane, che non di rado richiedono un parziale rinnovo del guardaroba e un ulteriore probabile rialzo degli sconti". Il cliente "ideale" da saldo " è senza alcun dubbio l'uomo che in genere compra una sola volta o poco più a stagione, affidandosi quasi sempre al negozio di fiducia e scegliendo soprattutto la qualità. Diverso il discorso per la donna che fa acquisti ripetuti in più negozi, cercando in modo particolare capi low cost (scontrino medio sotto i 50 Euro) e accessori vari, privilegiando spesso la quantità rispetto alla qualità". Campione d'incassi e in controtendenza, "sicuramente l'intimo", gettonato in particolare dal pubblico femminile; il più penalizzato, con vendite sotto il 12% e oltre, quello "calzaturiero e sportivo". Lo scontrino medio, per ora, conclude Cena "si aggira intorno ai 90 Euro".

 

 

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