Ascom Torino: mercato del lavoro sempre più povero

Ascom Torino: mercato del lavoro sempre più povero

Indagine dell'associazione piemontese. Il 2013 rappresenta un anno di svolta in senso negativo nel mercato del lavoro per quanto riguarda il settore del commercio, della somministrazione e dei servizi: gli avviamenti sono meno delle cessazioni dei contratti di lavoro.

DateFormat

15 settembre 2014

 

Il 2013 rappresenta un anno di svolta in senso negativo nel mercato del lavoro per quanto riguarda il settore del commercio, della somministrazione e dei servizi: gli avviamenti sono meno delle cessazioni dei contratti di lavoro. Ad incidere sul saldo negativo sono i contratti a tempo determinato, in rapida crescita fino al 2012. Anche i contratti  a tempo indeterminato registrano  un rallentamento dopo la breve parentesi positiva del 2012. E' questo il quadro che emerge da un'indagine realizzata dal Centro Elaborazione Dati dall'Ascom di Torino e provincia tra le circa 1000 imprese clienti di Unaservizi Srl la società di servizi dell'Ascom torinese. La ricerca mette in luce particolari aspetti sull'andamento del mercato del lavoro nel settore del commercio, della somministrazione e dei servizi. Nel 2013 si assiste non solo ad un brusco ritorno ai livelli del 2011 ma muta la composizione della forza lavoro; gli occupati sono sempre meno giovani -1%. Si registrano quindi sempre meno possibilità di inserimento lavorativo per gli under 34. Si tratta della fotografia di un mercato del lavoro che tende ad impoverirsi di figure professionali con adeguata esperienza e professionalità in quanto i giovani under  34 anni, cioè la forza lavoro che dovrebbe accumulare la necessaria esperienza lavorativa per andare a sostituire chi esce dal mercato del lavoro per ragioni anagrafiche spesso non  hanno la dovuta esperienza professionale in quanto sono alla prima esperienza lavorativa. Come ulteriore espressione della contrazione della domanda di lavoro da parte delle imprese vi è la crescita costante del part time + 11%. Per quanto riguarda in particolare i contratti a tempo indeterminato, più della metà dei nuovi contratti sia nel 2012 che nel 2013 sono a tempo parziale. La crescita del part time interessa tutti i lavoratori indipendentemente dalle fasce d'età anche se è particolarmente intenso per i lavoratori con più di 54 anni. A subire pesantemente la contrazione della domanda di lavoro delle imprese in particolare sono le donne con più di 54 anni per le quali l'incidenza del part time  supera il 50% "Ben vengano gli sgravi fiscali annunciati dal sindaco Fassino per chi investe o crea occupazione  ma solo la ripresa dei consumi può evitare  l'impoverimento  delle professionalità necessarie a rendere competitive le imprese del commercio, della somministrazione, e dei servizi. Chiediamo  al governo, alle  istituzioni locali e  agli enti creditizi di fare ogni sforzo per gettare le basi per un'inversione di tendenza - sottolinea Maria Luisa Coppa presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia. Le nostre imprese risentono immediatamente delle fluttuazioni della domanda di beni e servizi – continua la presente Coppa - perché sono a diretto contatto con il consumatore. In una situazione così difficile come quella attuale, l'unico costo che riescono a modificare per evitare l'uscita dal mercato è il costo del lavoro."

 

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca