Ascomut in prima fila per l'innovazione
Ascomut in prima fila per l'innovazione
"Missione dell'impresa è creare valore: per creare valore bisogna fare qualcosa che altri non hanno ancora fatto, per creare valore bisogna quindi innovare". Questo è il sillogismo sulla cui base si è sviluppato il secondo Workshop formativo Ascomut, svoltosi a Milano lo scorso 16 aprile e animato da due "formatori" di eccezione: Gianluca Dettori, fondatore e chairman di Pixel, società di venture capital nel settore hi-tech, nonché fondatore di Vitaminic, e Giampaolo Rossi, professionista specializzato nella formazione di Executive Team e nell'affinamento di competenze manageriali quali la leadership, il public speaking e la capacità di innovare. Quello dell'innovazione è certamente un tema strategico in grado di influire in misura determinante sulle performance aziendali, anche se si tratta di un concetto abusato e, quindi, difficile da definire compiutamente. Come è stato chiarito ai 25 imprenditori e manager che hanno partecipato all'incontro, la vera innovazione non si identifica, come spesso si crede, nel "fare meglio o a costi più bassi le cose che si sono sempre fatte, ma nel fare cose nuove". E' in questa accezione che è stato affrontato il tema dell'innovazione attraverso le sue più diverse declinazioni: di prodotto, di processo, nella comunicazione e nella distribuzione, nei modelli di business, nella tecnologia di supporto. Infatti, come è emerso chiaramente dalle case history presentate da Dettori e Rossi, tutti possono innovare nell'ambito della propria attività: occorre pertanto uscire dallo schema mentale che restringe il campo dell'innovazione alla progettazione e realizzazione di prodotti e relega in tal modo tutti gli altri attori della catena del valore a meri "esecutori" di mansioni accessorie. "Con questo secondo incontro – afferma il presidente Andrea Bianchi - Ascomut prosegue un percorso formativo di alto livello incentrato sulle competenze trasversali o soft skills. Si tratta di quelle abilità o qualità intangibili cioè non immediatamente misurabili, proprie della sfera personale del singolo, capaci di esprimersi nella pratica lavorativa determinandone gli standard di prestazione ad ogni livello".