Assemblea Cisl: "Al governo chiediamo meno norme e più politiche per il lavoro"

Assemblea Cisl: "Al governo chiediamo meno norme e più politiche per il lavoro"

Dal palco del XVIII congresso della Cisl, la leader della confederazione Annamaria Furlan sollecita "interventi pubblici e delle parti sociali per dare gambe alle leggi, ma soprattutto per accompagnarle con quegli strumenti di indirizzo e di sostegno senza i quali le norme si riducono a inutile produzione cartacea"

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28 giugno 2017

Meno norme e più politiche per il lavoro": dal palco del XVIII congresso della Cisl, la leader della confederazione Annamaria Furlan sollecita "interventi pubblici e delle parti sociali per dare gambe alle leggi, ma soprattutto per accompagnarle con quegli strumenti di indirizzo e di sostegno senza i quali le norme si riducono a inutile produzione cartacea". Sottolinea poi che "il lavoro non può essere ridotto, come spesso avviene, allo scontro tra le diverse tifoserie di sostenitori e detrattori delle varie riforme". Secondo la leader sindacale "per anni ci siamo dedicati a interventi di riforma, modifica, adeguamento, ammodernamento del lavoro, fino al recente Jobs act, con la convinzione che tutto questo, da solo, potesse creare posti di lavoro. Alle regole attuali bisogna dare stabilità e, soprattutto, concreta
attuazione. Siamo il Paese delle continue riforme del lavoro incomplete per mancanza dei decreti attuativi, dei regolamenti, della modulistica, del complesso corollario tecnico-burocratico". Furlan ricorda poi che "il lavoro è investito da una profonda, incessante trasformazione. Veniamo da anni nei quali la crisi e la recessione hanno prodotto impatti negativi sul lavoro e sullasua distribuzione. Abbiamo contato molti posti di lavoro persi e visto il nostro Paese in difficoltà nel rimettere al centro la questione del lavoro come elemento prioritario attorno al quale ricostruire crescita, fiducia, futuro".

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