A Vicenza preoccupa il rallentamento del terziario

A Vicenza preoccupa il rallentamento del terziario

Assemblea annuale della Confcommercio provinciale: nei primi nove mesi dell’anno commercio e turismo-ristorazione ancora in salute, ma il quadro è in peggioramento.

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28 novembre 2024

“Il terziario vicentino sta rallentando, anche in settori che fino a qualche mese fa erano in forte crescita: servono misure che diano una scossa ai consumi”. Così Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, all’Assemblea annuale dell’Associazione tenutasi il 27 novembre scorso.

Nella sua relazione il presidente è partito proprio da qui, ovvero dai dati congiunturali dell’Osservatorio della Confederazione vicentina, per mettere in evidenza le difficoltà che l’economia sta vivendo “in un sistema Paese che non riesce a superare alcuni mali: la tassazione troppo elevata sulle persone e sulle imprese, l’eccesso di norme e burocrazia, la crescita debole”. E anche se va riconosciuto che “con la Finanziaria in discussione si cerca, giustamente, di sostenere l’occupazione e le famiglie, tenendo anche sotto controllo i conti pubblici”, tutto questo non basta per far ripartire i consumi, frenati, secondo il presidente di Confcommercio Vicenza, “dall’incertezza che stiamo vivendo, sia per l’instabilità del contesto internazionale, sia, appunto, per i segnali negativi che si registrano sul fronte economico”.
Segnali che si ripercuotono anche sul terziario di mercato vicentino: “l’ultima nostra indagine, riferita ai primi nove mesi del 2024, ci dà qualche buona notizia, ma anche qualche preoccupazione”, è stato il commento del presidente Piccolo. Se da un lato, infatti l’85% delle imprese che hanno risposto al questionario giudica il proprio stato di salute tra il discreto (la maggior parte) e il buono-ottimo, sono comunque in molti a segnalare un trend in peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2023: in particolare il 54% delle attività di dettaglio prodotti per la persona (dei quali fa parte l’abbigliamento) e il 39% del commercio all’ingrosso. L’andamento del fatturato è lo specchio della situazione: rispetto a gennaio-settembre del 2023 preoccupa il calo del giro d’affari segnalato, anche qui, dal 56% delle attività del dettaglio prodotti per la persona e dal 55% dell’ingrosso, ma anche un terzo delle attività che operano nel turismo-ristorazione (che comprende strutture ricettive, bar, ristoranti, pizzerie) ha notato una diminuzione e questo è un segnale da tenere in considerazione se si pensa al buon andamento del settore nei mesi passati. L’auspicio è, chiaramente, che alcune “nuvole” vengano spazzate via dal periodo natalizio, che rappresenta comunque un momento importante per negozi e pubblici esercizi.
Di fronte ad un quadro complesso, il presidente di Confcommercio Vicenza ha voluto evidenziare poi alcune sfide per il futuro delle imprese del commercio, turismo e servizi. Il passaggio generazionale è una di queste: “trovare giovani che lavorino nelle aziende del terziario e ai quali passare anche il testimone delle nostra attività è una priorità” ha sottolineato, ricordando i dati preoccupanti dell’attuale “glaciazione demografica”. L’invito è stato dunque quello di prepararsi per tempo, avviando un essenziale dialogo tra generazioni, anche attraverso un programma specifico di formazione e consulenze messo in campo dall’Associazione proprio in questi giorni con il progetto “E.R.P.”
E poi c’è la sfida dell’Intelligenza Artificiale, che le grandi aziende stanno già usando con continuità, “ma non si tratta di competere con loro – ha osservato il presidente Piccolo - ricordando l’iniziativa AI Impact attuati dall’Associazione nei mesi scorsi - bisogna conoscerne gli strumenti e applicarli laddove possibile anche nelle nostre piccole e medie imprese”, aumentando anche le competenze digitali e l’attenzione alla sicurezza informatica (tutti aspetti al centro dei programmi formativi della scuola d’impresa di Confcommercio Vicenza). Così come un’altra sfida è quella della sostenibilità, perché anche le imprese del terziario saranno chiamate a monitorare il proprio impegno sui temi ESG, in particolare se inserite nella filiera di aziende sottoposte agli obblighi di rendicontazione e per accedere al credito: “la maggior parte delle nostre aziende – ha sottolineato Piccolo - già oggi mettono in campo azioni di sostenibilità: si tratta di rilevarle ed evidenziarle, anche attraverso strumenti che l’associazione già oggi mette a disposizione, come il questionario Imprendigreen”.
Lo sguardo si è poi spostato sul territorio, a proposito del quale il presidente di Confcommercio Vicenza ha voluto richiamare le tre direttrici dell’azione associativa: l’attenzione all’urbanistica, perché “una buona e lungimirante pianificazione del territorio può fare la differenza nel tutelare e rilanciare il commercio di vicinato”. Poi il turismo, relativamente al quale il presidente ha sottolineato l’importanza di arrivare a costituire una Fondazione provinciale che si occupi di promozione del territorio “in grado di unire le forze dei soggetti in campo e aprire così nuove opportunità di business per le nostre imprese”. E infine la sicurezza: Piccolo ha citato una recente rilevazione di Confcommercio Vicenza secondo la quale il 44% delle imprese associate percepisce, nella propria zona, una crescente sensazione di insicurezza. “Noi ci siamo attivati attraverso un bando camerale per implementare l’installazione di sistemi di videosorveglianza e abbiamo siglato un protocollo d’intesa con la Prefettura per il collegamento con le centrali operative delle forze dell’ordine. Ma – ha concluso - nonostante siano stati annunciati nuovi arrivi nella Questura di Vicenza, la politica deve fare di più per aumentare la dotazione di uomini sul territorio e per dare ai Comuni risorse sufficienti ad agire con efficacia sul fronte della lotta al degrado urbano, diventata oramai un’emergenza”.

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