"Riconoscere il ruolo economico e sociale dei pubblici esercizi"

"Riconoscere il ruolo economico e sociale dei pubblici esercizi"

Dall'assemblea annuale Fipe la richiesta del presidente Stoppani: "Bisogna dare dignità al settore. Le risorse messe in campo sono insufficienti". Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: "Le nostre imprese sono insostituibili fattori di crescita e di occupazione e di coesione sociale e territoriale".

CONTE: "GOVERNO AL LAVORO PER ULTERIORI MISURE DI SOSTEGNO"

DateFormat

18 novembre 2020

Assemblea annuale per via telematica per la Fipe, con tema centrale la necessità di andare oltre gli interventi emergenziali, senza tuttavia trascurarne l’importanza, per individuare le misure necessarie a rimettere il settore su un sentiero di crescita. Il quarto trimestre dell’anno si chiuderà per il settore con una perdita di fatturato di 10 miliardi di euro, pari al 40%. La previsione per la fine dell’anno è di una flessione di 33 miliardi di euro su 96 complessivi. Risultato: 60mila imprese del settore a rischio chiusura e oltre 300mila posti di lavoro in bilico.

Ad aprire l'assemblea, l'evento pubblico "La Ristorazione tra sicurezza e sviluppo" al quale hanno partecipato in streaming tra gli altri, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Teresa Bellanova e il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.    

CONTE: "GOVERNO AL LAVORO PER ULTERIORI MISURE DI SOSTEGNO"

 

Stoppani: “Misure emergenziali e strutturali per i pubblici esercizi”

I lavori dell’assemblea sono stati aperti dal presidente della Fipe, Lino Stoppani, che, ricordando la manifestazione dei ristoratori di ottobre, ha sottolineato che “da una parte le attività di pubblico esercizi non sono considerate non essenziali ma chiudendo i pubblici esercizi si vede come siano essenziali non solo in termini di occupazione e fatturato ma anche in termini di socialità”.

Un settore che, secondo Stoppani, deve essere aiutato con aiuti emergenziali e con interventi di natura strutturale correggendo le sue fragilità. “Chiediamo un rafforzamento dei ristori che devono essere rivisti perché insufficienti. Servono anche provvedimenti per stimolare domanda e investimenti: dal lato della domanda servirebbe un intervento, anche temporaneo, sull’Iva o ripristinare gli strumenti del cashback”. Il presidente Fipe ha chiesto anche l’allargamento del tax credit.

A proposito degli interventi strutturali,  Stoppani ha osservato che “c’è un accesso al mercato della ristorazione troppo facile e questo crea un’offerta eccessiva rispetto alla domanda. Bisogna dare dignità istituzionale a questo settore”. Secondo il presidente Fipe, “sarebbe necessario avere un unico ministro di riferimento, sennò facciamo la fine di un cane con troppi padroni che alla fine muore di fame. Quindi bisogna ripristinare il principio dello stesso mercato stesse regole, per ripristinare il principio della concorrenza leale”. Stoppani ha concluso il suo intervento ricordando l’importanza della formazione professionale per avere un settore sempre più qualificato.

 

Sangalli: “Ristori e indennizzi adeguati subito”

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in apertura del suo intervento ha ringraziato il presidente Stoppani per il suo grande impegno e la sua capacità alla guida della federazione dei pubblici esercizi. “Guardavo il video della manifestazione di piazza dei ristoratori del 28 ottobre, è stato un momento di cui andare orgogliosi”.

Il presidente ha voluto separare due momenti diversi dell’impegno della Confederazione per sostenere il settore della ristorazione: “Il primo per quello che è stato fatto, il secondo per quello che faremo”. “Abbiamo lavorato in questi mesi drammatici – ha detto Sangalli - portando a casa dei risultati certo non esaustivi ma con grande fatica e letteralmente guadagnati metro su metro. Da presidente della Confcommercio dico che sono risultati che devono essere potenziati con risorse adeguate, con cancellazione di tributi, con un più ampio credito d’imposta per le locazioni commerciali”. 

"Sono richieste - ha detto Sangalli -che riguardano non la singola categoria dei pubblici esercizi ma che in realtà s’incrocia con elementi di turismo e di cultura. Le nostre imprese sono insostituibili fattori di crescita e di occupazione e di coesione sociale e territoriale”. “Ogni misura per cui ci siamo battuti – ha aggiunto Sangalli - ogni emendamento sul quale abbiamo lottato per far inserire va in questa direzione. I prossimi anni non saranno semplici, perché i nuovi lockdown peseranno sempre di più sulla ripresa economica. Preoccupa anche la stretta del credito dalle nuove regole della Ue. Dunque, secondo il presidente di Confcommercio, servono “ristori e indennizzi subito e poi preparare il tempo della ripartenza. La Legge di bilancio e il Piano nazionale di ripresa e resilienza devono contenere provvedimenti per mettere in moto investimenti per far ripartire il Paese”.

Continueremo con pazienza a costruire ponti – ha concluso il presidente - lavorando per puntare a qualcosa di ambizioso e credere che si possa sempre arrivare dall’altra parte. Piano del turismo, aumento della produttività, politiche attive per il lavoro, legalità e infrastrutture: il senso di queste richieste è uno solo: crescere nella rappresentanza per far crescere il Paese”.  

 

Franceschini: “La ristorazione è un pezzo dell’identità italiana"

Per il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini che ha ribadito un concetto già espresso in altre occasioni: “E’ del tutto evidente che la ristorazione sia un pezzo fondamentale dell’attrattività turistica italiana. Il cibo italiano è un pezzo dell’identità italiana, ogni comunità ha le sue tradizioni culinarie che conserva come un patrimonio culturale”.

Quest’estate – ha detto il ministro - abbiamo costruito la norma per i ristoranti dei centri storici ma oggi il tema è già diverso con la chiusura totale di interi territori e quindi i provvedimenti dovranno essere calibrati. Questo settore per la prima volta ha degli ammortizzatori sociali. Mi sono battuto per i tavoli fuori per ristoranti senza costi che ne ostacolavano la realizzazione. Abbiamo prorogato una norma che ha esentato dai costi di occupazione di suolo pubblico e di richieste di permesso alle varie sovrintendenze quando i tavoli non sono vicini a monumenti di interesse nazionale".

Franceschini ha chiuso il suo intervento con un messaggio di speranza: "Chiusa l'emergenza Covid il turismo e la  domanda torneranno imponenti in Italia, più prepotentemente di prima.  Arriverà una stagione ricca con una domanda che tornerà forte".

 

Bellanova: “Coniugare la filiera agroalimentare con la ristorazione”

Il ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, ha voluto ricordare l’eccezionalità della situazione causata dalla pandemia: “Non bisogna mai dimenticare che stiamo agendo in una fase delicatissima davanti alla quale anche il governo ha dovuto affrontare delle difficoltà. Ora siamo nella fase in cui oltre a fare interventi che agiscono sull'emergenze dobbiamo immaginare e disegnare il futuro”.  “Le nostre città – ha detto Bellanova - sono più sicure con i locali aperti sono un contributo importante. Ho fatto una battaglia per tenere aperti i ristoranti almeno fino alle 23. Bisogna rispettare chi ha investito per rendere sicuri i locali e anche per la filiera delle produzioni agroalimentari in Italia vengono consumate per il 40% nella ristorazione”.  “Questa battaglia – ha concluso il ministro - ha coniugato quello che secondo me deve essere la costanza  a adesso in poi: coniugare la filiera agroalimentare, quella del vino con la filiera della ristorazione. I ristoratori sono gli ambasciatori della qualità delle nostre produzioni, in Italia e all'estero”.

 

“Assemblea permanente fino a fine crisi, la ristorazione merita un’attenzione continua”

L’assemblea 2020 di Fipe-Confcommercio quest’anno non chiude i battenti. Al contrario resterà aperta fino alla fine della crisi determinata dalla pandemia da Covid-19. Una decisione, quella dei vertici della Federazione Nazionale dei Pubblici Esercizi, tutt’altro che simbolica: l’obiettivo concreto è quello di mettere a disposizione dei 340mila imprenditori del settore un canale diretto per far arrivare la loro voce direttamente al governo, in una fase drammatica per la categoria.

“Il presidente del Consiglio e i ministri che sono intervenuti alla nostra Assemblea – spiega il presidente Lino Enrico Stoppani – hanno ribadito il loro impegno per il nostro settore e questo per noi significa molto. Non solo perché la Fipe è stata riconosciuta come la casa di tutta la ristorazione italiana, ma perché da qui sono arrivate importanti novità. La prima l’ha portata il ministro Franceschini, che ha ribadito l’intenzione di includere la ristorazione tra i beneficiari dei fondi del Recovery Fund destinati alla valorizzazione degli asset turistici. Un’indicazione importante quanto quella annunciata dal ministro Bellanova, che ha ribadito l’intenzione di proseguire i lavori del tavolo unitario presso il ministero dello Sviluppo economico per valorizzare la ristorazione quale componente fondamentale della filiera agroalimentare. L’ultima novità è arrivata direttamente per bocca del premier, che si è preso l’impegno di incrementare i contributi a fondo perduto per le imprese che non possono lavorare a causa delle misure di contenimento della pandemia. Tutti impegni sui quali noi continueremo ad incalzare il governo. Perché le risorse messe in campo fino ad ora, seppur importanti, non sono sufficienti per garantire la sopravvivenza delle nostre imprese”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca