Rete Imprese Italia: "Servono politiche per l'impresa diffusa"

Rete Imprese Italia: "Servono politiche per l'impresa diffusa"

A Roma si è tenuta l'Assemblea annuale dell'associazione composta da Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Casartigiani e Cna. "Serve una riduzione della pressione fiscale e burocratica, un fardello insopportabile che grava sulle imprese".

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15 maggio 2019

A Roma si è tenuta l'Assemblea annuale di Rete Imprese Italia, l'associazione composta da Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Casartigiani e Cna. Quest'anno la relazione sulla situazione economica è stata affidata al presidente di "turno" Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, che ha ricordato che "il Governo si trova ora ad affrontare la manovra economica del prossimo anno con un orizzonte molto incerto, con la necessità di compiere scelte importanti, nell'interesse dei cittadini e delle imprese". "Servono prioritariamente – ha detto Merletti -  politiche a misura dell'impresa diffusa sul territorio, puntare su questa peculiarità del tessuto produttivo italiano che deve costituire il fulcro di qualsiasi politica di rilancio e di crescita dell'intera economia nazionale. A cominciare dall'urgenza di un intervento a riduzione della pressione fiscale e burocratica, sempre di più un fardello insopportabile che grava sulle nostre imprese". "Per questo – ha osservato Merletti - crediamo nella flat tax e nella sua organica estensione a tutti i soggetti Irpef al fine di evitare forme di concorrenza fiscale fra Imprese". Merletti ha riconosciuto al Governo "un'importante presa di coscienza in senso realistico della difficile situazione economica dell'Italia: un quadro in cui diventa sempre più difficile per le Imprese prosperare e svilupparsi, a causa della stagnazione, del rischio delle clausole di salvaguardia ed anche per il fattore reputazionale negativo dovuto alla percezione del nostro Paese come eccessivamente rischioso per gli investimenti internazionali". Sul fronte della prossima manovra economica Rete Imprese ricorda che oggi "la politica fiscale è fortemente condizionata dalla presenza di clausole di salvaguardia, le quali presentano un trend crescente: la disattivazione degli aumenti per Iva (23,1 miliardi di euro per il 2020, ben 10,6 miliardi in più dei 12,5 miliardi di euro impiegati nel 2019) e la loro sostituzione con riduzioni di spesa resta un obiettivo primario. Bisogna evitare un aumento delle imposte indirette con un'attenta spending review, una più efficace lotta ad evasione ed elusione fiscale (potenziando gli strumenti, e senza nuovi adempimenti a carico delle imprese) ed un'oculata vendita di patrimonio pubblico". Per Rete Imprese Italia, poi, "non ci potrà essere ripresa senza una robusta politica di sviluppo degli investimenti pubblici e delle infrastrutture". "In questo senso – ha detto Merletti - ci aspettavamo che il Governo già adottasse iniziative realmente idonee a sbloccare i cantieri, più e meglio di quanto contenuto nel recente decreto".

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