E' necessario un nuovo confronto, peraltro gia' iniziaro, tra banche e sindacati, dopo quello che
ha portato alla chiusura di un contratto collettivo nazionale di lavoro "straordinario". Lo ha detto il presidente dell'Abi (riconfermato N.d.R.), Giuseppe Mussari, nel suo intervento all'assemblea ringraziando il sindacato "per l'impegno mostrato" e il "senso di responsabilita'". "L'evoluzione del quadro complessivo, in cui il ruolo del Fondo esuberi e' limitato dalla riforma previdenziale - ha spiegato Mussari - richiede sforzi ulteriori e nuove misure e un nuovo confronto con le organizzazioni sindacali (che e' gia' iniziato). Sara' un confronto importante in cui il principio del sostegno dell'occupazione - ha aggiunto - dovra' trovare utile compensazione nella diversa articolazione degli strumenti necessari per affrontare una fase di profonda ristrutturazione". "Dovremo essere capaci - ha spiegato il presidente dell'Abi - di produrre un rilevante cambiamento
culturale. Il grado di consapevolezza, di confronto e di partecipazione alle sorti aziendali dovra' rappresentare l'obiettivo in grado di mutare la matrice dei rapporti tra lavoratori e imprese. La prospettiva - ha concluso - e' quella di costruire un nuovo modello di relazioni industriali che
trovi nella variabilita' del salario, in ragione delle sorti aziendali, il giusto equilibrio all'interno di uno schema che assicuri a tutti la consapevole partecipazione alle sorti medesime".