Asseprim Confcommercio: il digitale è lo strumento adatto contro la crisi

Asseprim Confcommercio: il digitale è lo strumento adatto contro la crisi

Per la Federazione la maggior parte delle aziende italiane, per il 2021, punterà su investimenti in marketing e comunicazione.

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16 dicembre 2020

Secondo quanto emerge dall'indagine “Covid Rework Research”, patrocinata da Asseprim (la Federazione nazionale Confcommercio dei servizi professionali per le imprese) e realizzata da un team di esperti del settore della comunicazione e delle ricerche di mercato, costituito dagli associati Asseprim Spice Research, MynoiLab, Studio EffeErre e dalle agenzie Beintoo, InstantLove e Tribe Communication, le aziende italiane si preparano all'arrivo del 2021 investendo nell'advertising digital e social e puntando meno risorse per eventi, fiere e congressi. La ricerca ha coinvolto 121 manager di piccole e grandi imprese, dei quali il 77% ha dichiarato che, nel periodo tra marzo e maggio 2020, ha dovuto affrontare serie difficoltà e il 41% si aspetta un peggioramento della situazione tra gennaio e marzo 2021.

Le attività aziendali che hanno sofferto maggiormente sono state: le vendite, la capacità produttiva (in particolare per le aziende del terziario avanzato) e le relazioni con i venditori. Le problematiche più comuni sono state la gestione del flusso di cassa e la netta diminuzione degli ordini e dei nuovi progetti che hanno di conseguenza frenato nuovi investimenti. Sul piano organizzativo, invece, la difficoltà principale è stata gestire le varie policy dello smart working.

Nonostante il clima di soddisfazione generale per come è stata affrontata l'emergenza, il 50% degli intervistati è preoccupato circa la fiducia dei clienti e consumatori sul futuro. La priorità comune, per il prossimo trimestre, risulta essere il recupero dei livelli di fatturato pre-Covid, grazie alla trasformazione dei processi produttivi e collaborativi, la revisioni dei rapporti con i fornitori e i partner e l'ottimizzazione dei costi.

La strategia più adatta sembra essere, quindi, un cambiamento di rotta degli investimenti: una drastica riduzione di eventi, fiere e congressi (oltre il 70%) e della pubblicità nei media tradizionali, a favore dell'advertising digital e social (62%) e lo sviluppo di prodotti e servizi alternativi (48%).

Innovazione e valorizzazione del prodotto sono risultate le carte vincenti per far fronte alla crisi e generare nuove opportunità: “Il quadro così delineato - dichiara Umberto Bellini, presidente Asseprim - evidenzia una reazione ambivalente alla situazione attuale: da una parte il digitale è percepito come lo strumento più adatto per fronteggiare la crisi, dall'altra emerge la netta preoccupazione che le aziende non siano pronte, culturalmente e tecnicamente, ad affrontare le necessarie trasformazioni”. Asseprim si sta quindi organizzando “per il rafforzamento delle proposte formative, delle opportunità di networking per gli associati e la definizione dei nuovi profili professionali e delle loro nuove competenze”.

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