Revisione obbligatoria, "emanare subito il decreto attuativo" 

Revisione obbligatoria, "emanare subito il decreto attuativo" 

Federacma torna a sollecitare la soluzione del problema della mancata attuazione della revisione obbligatoria dei mezzi agricoli. Borio: "non servono nuove leggi, basta applicare quelle esistenti".

DateFormat

21 ottobre 2025

"È necessario risolvere il problema della mancata attuazione della revisione obbligatoria dei mezzi agricoli, prevista da un decreto interministeriale del 2015 e mai entrata in vigore". In occasione degli Stati Generali sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, organizzati in Parlamento dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro, Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, ha richiamato ancora una volta l'attenzione su una delle emergenze più gravi e trascurate del settore primario.  

La Federazione ha chiesto al Governo di emanare immediatamente il decreto attuativo, coinvolgendo il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dell'Agricoltura e l'Inail, e di accompagnare la misura con strumenti di sostegno economico, come bandi Ismea e Inail per l'adeguamento e la sostituzione dei mezzi più datati.  

"Non servono nuove leggi - ha spiegato il presidente Andrea Borio - ma serve applicare quelle già approvate. La revisione dei trattori non è una formalità burocratica: è un dovere morale verso chi lavora la terra e una forma di rispetto verso gli altri automobilisti e utenti della strada. Riguarda la dignità e la sicurezza del lavoro agricolo. Non possiamo più permettere che la prossima vittima sia soltanto la conseguenza di un'altra omissione".  

"Ogni anno in Italia - ha aggiunto Borio - oltre cento agricoltori muoiono schiacciati dal trattore. È una strage silenziosa che si consuma nei campi da decenni e che potrebbe essere drasticamente ridotta semplicemente attuando una norma già scritta, coerente con il Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro".  

Secondo i dati elaborati da Federacma, in Italia circolano oltre due milioni di mezzi agricoli, con il 70% con un'età media superiore ai 25 anni. Come evidenziato anche da Inail, circa un milione di trattori risultano privi di cinture di sicurezza e/o di strutture di protezione in caso di ribaltamento (rollbar), dispositivi fondamentali per evitare che l'operatore resti schiacciato dal mezzo in caso di incidente.

Rca mezzi agricoli, primo passo in avanti

Con l'approvazione degli emendamenti al ddl Pmi in Senato è stata riconosciuta una prima forma di deroga all'obbligo assicurativo Rca per le macchine agricole non immatricolate o prive del certificato di idoneità tecnica utilizzate esclusivamente in fondi agricoli, aziende agrarie o spazi ad uso interno, ma la norma non può ancora considerarsi risolutiva. Lo fa sapere Federacma, la Federazione aderente a Confcommercio delle Associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio.

"Esprimiamo un sentito ringraziamento per l'impegno profuso - dichiara il presidente Andrea Borio - ma alcune situazioni rimangono escluse o non pienamente chiarite, a partire da quelle relative ai mezzi agricoli nei piazzali di concessionari, rivenditori e costruttori o alle macchine operatrici, che continuano a restare in un limbo giuridico". “Con il testo approvato si interviene in parte sui trattori nei campi - spiega Borio – e la norma presenta ancora elementi di margine interpretativo circa il reale perimetro di applicazione della deroga".

Per queste ragioni, Federacma rinnova la richiesta di un confronto operativo con i Ministeri competenti - Trasporti, Imprese e Agricoltura - per definire in modo puntuale le casistiche realmente derogabili e, parallelamente, trovare soluzioni tecniche per i casi ancora non coperti da strumenti assicurativi idonei. "Ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo: l'obiettivo - conclude Borio - è arrivare a un quadro normativo chiaro, praticabile e condiviso, che tuteli davvero sia gli operatori del settore sia i cittadini, senza scaricare su chi lavora la responsabilità di norme inapplicabili".

Federacma: “più sicurezza per le macchine agricole”

Federacma lancia l'allarme sicurezza sui trattori dopo l'ennesima morte di un agricoltore schiacciato dal mezzo che stava guidando nel Torinese. L'uomo è morto sul colpo. "Siamo a cinque decessi solo negli ultimi quattro mesi in Piemonte. Il 29 settembre a Nole, il 19 settembre a Cantalupo Ligure, il 25 giugno ad Arola, il 4 giugno a Montechiaro d'Acqui e ora a Piobesi Torinese. È evidente - dichiara il presidente Andrea Borio - che siamo di fronte a un'emergenza che non può più essere ignorata".

Secondo i dati Inail riportati dall'Asociazione, il ribaltamento dei trattori è la prima causa di morte sul lavoro in agricoltura, con circa cento decessi ogni anno. In molti casi il problema è legato all'assenza di dispositivi di sicurezza, alla scarsa manutenzione dei mezzi o, come in quest'ultimo caso, alla mancanza di protezioni che possano evitare che un impatto si trasformi in tragedia. "Non basta essere esperti o prudenti. Se il trattore non è sicuro e non è stato sottoposto a controlli tecnici, anche un incidente su strada può trasformarsi in una condanna a morte. La revisione obbligatoria – continua Borio - è prevista dal 2015, ma manca ancora il decreto attuativo: uno stallo che sta costando vite umane".

Federacma lancia quindi un appello al governo "a intervenire subito. La sicurezza nei campi e su strada deve essere garantita per ogni agricoltore, a qualunque età e in qualsiasi contesto".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca