Assofermet su caso Riva: "A rischio chiusura centinaia di imprese"

Assofermet su caso Riva: "A rischio chiusura centinaia di imprese"

"L'annullamento dei pagamenti già programmati ha creato un shock finanziario senza precedenti nei fornitori di materie prime (Rottame, ghisa e ferro leghe) con un effetto domino sui pagamenti dei fornitori e dei dipendenti". "Chiediamo l'intervento del governo per evitare la chiusura di centinaia di imprese"

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13 settembre 2013

 

"Come Assofermet  temeva, le vicende di questi ultimi mesi che avevano già pesantemente colpito e tagliato la capacità produttiva, e in parte finanziaria, dell'ILVA di Taranto, con ripercussioni immediate sui relativi Fornitori nazionali di Materie prime e clienti a valle, hanno ulteriormente travolto il Gruppo Riva Forni Elettrici e gli Impianti produttivi da esso controllati. Le conseguenze degli ultimi provvedimenti di sequestro hanno portato all'inevitabile fermata degli Stabilimenti produttivi decisa dalla proprietà e la
conseguente "messa in libertà" dei lavoratori, oltre al blocco di tutti i pagamenti delle Imprese coinvolte nella Produzione di acciaio a forno elettrico (tra cui i Fornitori di materie prime Associati)". "L'annullamento dei pagamenti già programmati ha creato un shock finanziario senza precedenti nei fornitori di materie prime (Rottame, ghisa e ferro leghe) rappresentati da ASSOFERMET con un effetto domino sui pagamenti dei fornitori e dei dipendenti. A fronte di tutto ciò, già a partire dallo scorso mercoledì pomeriggio, ASSOFERMET, attraverso il Presidente della Divisione Rottami, Romano Pezzotti, avuta notizia del blocco dei pagamenti in corso dei Fornitori di Rottame/Ghisa ad essa Associati si è immediatamente mossa coordinando i contatti tra importanti dirigenti del Gruppo Riva Forni Elettrici e i Prefetti di Brescia e Verona, stimolandone un rapido intervento, poi avvenuto, sul Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e le Autorità locali, recandosi tra l'altro a RomaLa crisi che si prefigura e i costi sociali e economici che ne deriveranno, è pertanto di entità tale da compromettere il futuro del comparto siderurgico del Paese e del Nord Italia in particolare.
"Inevitabile sarà l'innescarsi di un conflitto sociale e umano senza precedenti a livello locale e nazionale, che coinvolgerà tutte le Istituzioni, nessuna esclusa. Grandi conseguenze negative anche per gli Impianti di Raccolta e Recupero di Rottame Ferrosi associati alla scrivente, che da un giorno all'altro vedono drasticamente ridotte le possibilità di sbocco di mercato del Rottame con ripercussioni sui già delicati equilibri commerciali". "Per questi gravi motivi, ASSOFERMET chiede ufficialmente al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al quale questo comunicato è stato inviato unitamente ad altri Ministri, tra cui il Ministro Zanonato, una valutazione attenta del
problema sotto ogni punto di vista, al fine di vagliare qualsiasi strada o possibile intervento del Governo per giungere ad una soluzione dello stesso nel più breve
tempo possibile, evitando la chiusura di centinaia di altre imprese che costituiscono il tessuto produttivo del Paese. Tessuto produttivo che nessuna colpa ha per quanto sta accadendo in questi tragici frangenti".
 

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